Attualità - 07 luglio 2022, 17:16

Genova: ora è ufficiale, firmata la richiesta dello stato di emergenza idrica. Giampedrone "Un intervento su tutti, il Roya"

“Il ponente della Liguria – aggiunge Toti - vive una situazione di criticità storica che oggi si trova ancora più aggravata da questo stato di siccità perdurante, ma c'è tutta la regione negli interventi che presentiamo oggi, sono più di dieci milioni, tutti interventi necessari a scongiurare o limitare il più possibile il razionamento del consumo idropotabile”.

Genova: ora è ufficiale, firmata la richiesta dello stato di emergenza idrica. Giampedrone "Un intervento su tutti, il Roya"

La Regione ha firmato il decreto di richiesta dello stato di emergenza idrica al governo, a cui vengono richiesti dieci milioni di euro per interventi emergenziali, ma anche strutturali che riguardano soprattutto il ponente, alle prese da anni con la grave situazione in cui versa l'acquedotto del Roya, nell'imperiese. Lo hanno dichiarato il presidente della Regione Giovanni Toti e l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone, che hanno presentato la richiesta dopo la definizione del livello di alta severità idrica per la Liguria classificata dall'Osservatorio di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale.

“Oggi – ha spiegato Toti - ho firmato il decreto di richiesta dello stato di emergenza al governo che contiene circa dieci milioni di euro di interventi emergenziali, ovviamente dettati dagli enti gestori delle società idriche, gli Ato e tutti coloro che sono interessati alla gestione della rete idrica dell'acqua potabile del territorio. Si va dai bypass, dai pozzi e vari interventi che hanno quei caratteri di urgenza. Ci aspettiamo che il governo, così come ha fatto con le prime cinque regioni dichiarate in alta severità idraulica approvi, e questo credo che sia un primo passo, poi ovviamente aspettiamo l'ordinanza del capo dipartimento di Protezione Civile che conterrà ulteriori interventi, sia quelli risarcitori alle imprese, sia quelli per gli investimenti strutturali, come è stato fatto con l'emergenza mareggiata nel 2018, che consenta nel piano triennale investimenti sulla struttura. Come sapete in uno dei nostri territori vi è già ed è l'investimento per il rifacimento dell'acquedotto del Roja su cui il Pnrr destina oltre 30 milioni di euro e su cui andrà in consiglio una norma anticipazione già da settimana prossima che consentirà a Rivieracqua di potere cominciare per potere mitigare questa emergenza”.

“Il ponente della Liguria – aggiunge Toti - vive una situazione di criticità storica che oggi si trova ancora più aggravata da questo stato di siccità perdurante, ma c'è tutta la regione negli interventi che presentiamo oggi, sono più di dieci milioni, tutti interventi necessari a scongiurare o limitare il più possibile il razionamento del consumo idropotabile”. Nella foto sotto tutti gli interventi da finanziare: per la nostra provincia 2,7 milioni.

“Noi abbiamo un intervento su tutti, quello dell'acquedotto del Roya - ha spiegato l'assessore Giampedrone - evidentemente se la Protezione Civile e il governo vorranno affrontare un'accelerazione su tutti quelli che sono gli invasi che hanno bisogno non solo di essere ripristinati, ma anche di essere ripensati in alcuni casi, dentro lo schema dell'ordinanza siamo pronti a fare le valutazioni con i soggetti gestori, che sono diversi per tutto il territorio della Liguria. Ovviamente ci vuole anche un piano di prospettiva perché servono risorse per poter progettare e avere realizzazioni da qua ai prossimi anni”.

“Siamo al 30-40 per cento di piogge in meno rispetto alla media normale del periodo, abbiamo situazioni dei bacini che hanno 40, 50 giorni di allungamento rispetto al periodo attuale. Sul Brugneto siamo a livelli di agosto, inizio di settembre, questo è un tema che non cambiando le condizioni meteo, ci vedrà coinvolti almeno fino a settembre con una situazione che andrà via via aggravandosi. Senza lo stato di emergenza non abbiamo titolo a lavorare, dobbiamo aspettare che lo Stato valuti, abbiamo dovuto aspettare che le autorità competenti, quindi Autorità di bacino dell'Appennino settentrionale dichiarasse l'alta severità, noi abbiamo fatto il nostro lavoro in tre giorni, ovviamente ci eravamo preparati prima, perché queste cose si vedono già in tendenza rispetto al tema che stiamo trattando. Ora spero che dal governo arrivino risorse e capacità, non solo per questi primi interventi, ma per poter fare investimenti strutturali perché questa condizione non credo che cambierà da qui ai prossimi mesi”.

Redazione

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