Bocche cucite in casa ‘Cambiamo’ dopo il ‘Caffè Forte’ del consigliere comunale totiano Alessandro Savioli che, ospite della nostra redazione, ha espresso il proprio endorsement personale a favore di Enrico Lauretti, l’ex ingegnere capo di Palazzo civico che per primo ha lanciato il guanto di sfida a Claudio Scajola per la corsa alla carica di primo cittadino alle amministrative del prossimo anno.
Savioli si è augurato che “per coerenza”, rispetto alle scelte del 2018, dopo il collega di partito, l’ex candidato sindaco Luca Lanteri tutto il gruppo arancione, composto anche da Antonello Ranise e Gian Franco Gaggero, lo segua nell’operazione.
Poca la voglia di parlare del capogruppo Davide La Monica che non si è negato al telefono, ma ha dalla sua bocca è uscito solo un "no comment" che tradisce, però, più di qualche imbarazzo nella casa dei totiani imperiesi anche perché lo stesso Lauretti proviene dalle fila arancioni e in quell'ambiente nutre parecchie simpatie non solo tra i consiglieri comunali.
Dal 2018 invocato da Alessandro Savioli molto acqua è passata sotto i ponti: due anni dopo alle elezioni regionali il sindaco Claudio Scajola aveva appoggiato Giovanni Toti candidando nella lista ‘Forza Italia- Liguria Popolare’ Luigi Sappa mentre lo scorso dicembre il sostegno dei sindaci e dei consiglieri comunali che fanno capo a l governatore della Regione (e anche quelli di Fratelli d’Italia) è stato determinante per la conquista della presidenza della Provincia da parte del primo cittadino del capoluogo.
Un gioco di incastri al quale è difficile sottrarsi se non spaccando, ma ogni elezione, si sa ha la sua storia. L’appoggio di tutto il centrodestra unito (Lega-Forza Italia -Cambiamo-Fratelli d’Italia) per garantire a Scajola il secondo mandato non è poi così scontato come poteva apparire a inizio anno. Parrebbe addirittura che l’ex ministro abbia accarezzato l’idea di ripresentarsi solo contro tutti come 4 anni fa, forte anche di un sondaggio sul suo operato che lo premierebbe.
Se il governo Draghi dovesse resistere fino a fine legislatura e dovesse passare l’election day (28 maggio 2023 )con l’accoppiata elezioni politiche e amministrative per il però, i partiti potrebbero far sentire di più il proprio peso anche nelle scelte in periferia.
Intanto Enrico Lauretti continua a tessere la sua tela per presentarsi ai nastri di partenza con un campo largo anti-Scajola, ripetendo come un mantra il suo credo: “Andiamo avanti con la nostra proposta, siamo un gruppo di persone che ha competenze e conoscenze nei rispettivi settori. Credo che ci siano i presupposti per poter destare interesse e poter assicurare una amministrazione della città capace, attenta e onesta”.