Lieve rallentamento delle operazioni di evacuazione, mentre i militari dell’esercito stanno già operando attorno all’ordigno bellico nel torrente Argentina, per l’evacuazione delle zone interessate ad Arma di Taggia e Levà. Mentre la ‘macchina’ operativa è in funzione da questa mattina presto alle scuole ‘Soleri’, la città si sta svuotando in attesa delle 9, quando dovrà essere totalmente evacuata.
A dire il vero questa mattina, come documentato dalle nostre immagini, la situazione si è subito presentata da ‘lockdown’ con strade vuote e pochissimi mezzi in giro. Secondo fonti ben informate alcuni residenti sarebbero rimasti all’interno delle loro abitazioni, nonostante i molti appelli a lasciare per i centri di accoglienza previsti dal Comune. Proprio per questo si è registrato qualche rallentamento nelle operazioni che, comunque, stanno proseguendo. Pochi i residenti confluiti nei luoghi preposti all’accoglienza, dove sono stati allestiti i letti per le persone che devono restare a riposo e un tendone dove verrà distribuito il pasto.
Alle 9 verrà dato il via alle operazioni di ‘despolettamento’ della bomba e, solo verso le 12 si saprà se funzionerà il piano A oppure si dovrà passare al B (Ne abbiamo parlato ieri con l'Esercito QUI). Il Piano A, prevede l'uso della 'chiave a razzo' per tentare il despolettamento anteriore e posteriore dell'ordigno. Una operazione in questo senso più rapida rispetto invece all'alternativa, ovvero il 'Piano B'. Se questo primo tentativo non andasse a buon fine allora verrà impiegato uno strumento chiamato 'Swordfish', una sorta di fresa che con un getto ad altissima pressione di acqua e sabbia granitica, taglierà l'involucro e la sezione della bomba contenente la spoletta. Un'operazione questa che però allungherebbe considerevolmente i tempi di intervento da parte dei militari.
A mezzogiorno, quindi, sapremo se le operazioni si allungheranno oppure se la bomba potrà essere subito portata verso il brillamento. Per ora il centro operativo di coordinamento sta lavorando alacremente per risolvere i pochi problemi che si stanno verificando, in particolare per alcuni residenti della zona rossa che devono ancora andare via da casa. I varchi sono stati tutti chiusi e, come previsto, dalle 7 nessuno può più superarli.