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Attualità | 29 dicembre 2021, 08:01

'Patto del Quirinale' di novembre: Confesercenti mette pressione ai sindaci della nostra provincia

Confesercenti ha scelto di inviare i documenti sottoscritti a tutti i sindaci della provincia di Imperia, per evidenziare l'importanza di un trattato che coinvolgerà nei prossimi anni tutti i territori ed in prima fila gli enti locali.

'Patto del Quirinale' di novembre: Confesercenti mette pressione ai sindaci della nostra provincia

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron hanno firmato, nel novembre scorso il ‘Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata’, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle delegazioni italiana e francese.

Un trattato internazionale scritto a Roma e a Parigi che ha delle ricadute dirette anche sulla nostra provincia e ovviamente nella triangolazione Cuneo-Imperia-Nizza, un territorio transfrontaliero e fucina di grande cooperazione tra i due Stati. Confesercenti ha scelto di inviare i documenti sottoscritti a tutti i sindaci della provincia di Imperia, per evidenziare l'importanza di un trattato che coinvolgerà nei prossimi anni tutti i territori ed in prima fila gli enti locali.

“Il potere centrale ha disegnato in modo preciso una strada futura che se i nostri amministratori sapranno utilizzare - interviene Ino Bonello presidente provinciale - cambierà le abitudini delle nostre popolazioni”. Un trattato che recita “Si rinnova l’ambizione comune dell’Italia e della Francia quali membri fondatori nel progetto europeo. In tutti gli ambiti di cooperazione l’Italia e la Francia si adopereranno per un’Europa forte, democratica, unita e sovrana. Esse sono portatrici in questo quadro di numerose priorità europee che nello spirito del Trattato si dipanano nell’insieme dei settori di cooperazione che esse intendono sviluppare. Questo programma di lavoro precisa le assi e i progetti di cooperazione che i due Paesi intendono attuare in applicazione dei principi posti dal Trattato”.

“La frontiera terrestre italo-francese - prosegue Bonello - viene indicata come un bacino di vita interconnesso in cui le popolazioni italiane e francesi condividono un destino comune e con questo patto i due Paesi si impegnano a facilitare la vita quotidiana degli abitanti, desiderose di favorire una migliore conoscenza reciproca delle loro società civili, in un’ottica di cittadinanza europea, in particolare tra le giovani generazioni”.

Per meglio strutturare la politica transfrontaliera italo-francese si dovrà istituire un Comitato di cooperazione transfrontaliera designando rappresentanti delle collettività locali interessate, dei raggruppamenti locali di cooperazione frontaliera esistenti, dei rappresentanti degli Stati e delle amministrazioni centrali e parlamentari; il Comitato potrà associare secondo le necessità e in ragione delle tematiche affrontate il Principato di Monaco quale membro osservatore.

E' previsto di programmare un esercizio annuale di protezione civile tra unità di soccorso dei dipartimenti di confine,con l’obiettivo di creare a termine delle squadre congiunte di protezione civile tra le regioni e i dipartimenti di confine; avviare i negoziati su un accordo transfrontaliero sulla cooperazione tra istituzioni sanitarie, che preveda, particolarmente in  caso di urgenza o crisi, il sostegno e il coordinamento degli interventi di urgenza e di primo soccorso, la continuità nelle cure ospedaliere, l’intervento di professionisti della salute abilitati all’esercizio della professione in caso di mancanza temporanea di professionisti specializzati, la cooperazione con i professionisti della salute pubblica locale, la condivisione di expertise e l’organizzazione di esercitazioni congiunte.

“Tra i settori chiave - interviene Sergio Scibilia, segretario provinciale - ci sarà anche la mobilità ferroviaria transalpina, che nello sviluppo coordinato e sostenibile richiesto dal ‘Trattato’ assumerà un interesse strategico, in quanto nel futuro i due Stati dovranno mirare ad una rete di trasporti transfrontaliera ferroviaria, stradale e marittima sempre più integrata. Quindi sono interessate le nostre linee ferroviarie tra le Alpi ed il Mediterraneo, ma anche la linea costiera tra Cannes e Alassio, per esempio o i collegamenti tra i porti, rilanciando i progetti di collegamenti via mare, già proposti da Confindustria, nonché il tragico traforo del Colle di Tenda che dovrà essere terminato.

L'articolo 10 è scritto per risolvere e valorizzare la nostra ferrovia di Val Roya, e ne indica i punti cardini che sono quelli necessari per superare le attuali difficoltà e le beghe burocratiche che stanno impedendo e ostacolando il volo ad una linea internazionale. Il ‘Trattato’ è chiaro, non ci sono più scuse: “Si devono facilitare l’organizzazione dei servizi transfrontalieri di trasporto merci e persone verso le zone toccate tempesta Alex-Brigitta e far uscire dall’isolamento la val Roia. Bisogna approvare la nuova dalla Convenzione intergovernativa che inquadri le modalità di manutenzione corrente e di sfruttamento della linea Cuneo-Breil-Ventimiglia e intraprendere azioni comuni per un rapido ripristino dell’infrastruttura di questa linea e per il suo adeguamento ai fini del ritorno a livelli di servizio commerciale adeguati”.

Questo è il ‘Patto del Quirinale’ che ora dovrà essere rettificato dai rispettivi Parlamenti e messo in atto, creando nuovi progetti di cooperazione e di sviluppo nelle regioni Liguria, Piemonte e Sud coinvolgendo il Principato di Monaco.

Redazione

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