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Attualità | 24 settembre 2021, 13:04

Imperia: dosso in via Serrati, i residenti "Adesso finalmente si rispettano i limiti di velocità e si evitano incidenti"

In una lettera inviata al nostro giornale gli abitanti della zona evidenziano come la scelta dell'Amministrazione, ed in particolare dell'Assessore Gagliano, sia stata compiuta per tutelare l'incolumità pubblica e sono quindi favorevoli all'iniziativa

Imperia: dosso in via Serrati, i residenti "Adesso finalmente si rispettano i limiti di velocità e si evitano incidenti"

"La 'battaglia del dosso' in Via Serrati ha reso noti molti punti di vista, i più citati sono stati quelli contro il nuovo dissuasore del traffico. Ci spiace che sia stata ascoltata sempre e solo una campana, scrivono in una lettera inviata alla nostra redazione alcuni residenti della zona, la quale suonava 'rovina gli ammortizzatori del mio veicolo, è rigido, è spigoloso, è da imbecilli, è inutile, mi fa rallentare quando sono di fretta, le ambulanze devono frenare, è illegale perché non è su strada principale, quelli dell’amministrazione sono incapaci, favoriscono sempre i ricchi'. Sí abbiamo sentito anche questa".

"Ma adesso è ora, spiegano, di dedicare pochi minuti di lettura anche per l’altro canto della campana. Il canto di coloro che non solo ci passano quotidianamente come tutti, ma in via Serrati vi abitano. Per spiegare velocemente il motivo di questa scelta del dosso, bisogna premettere che la via in questione trovandosi a pochi metri dal centro città, risulta una strada principale a tutti gli effetti, a differenza di altre vie secondarie situatesi più a monte che congiungono Imperia con Diano Marina. Non sarebbe il primo dosso che si trova sul percorso di un’ambulanza in corsa. Mi chiedo a questo punto come fanno le ambulanze ad affrontare gli altri dossi, non solo di Imperia, ma di tutte le città del mondo". 

"Ora, per chi non lo ricordasse, proseguono, il Berta è noto per gli innumerevoli incidenti mortali che le alte velocità di crociera e l’irresponsabilità hanno causato. La più grave che ricordiamo nel 2001, proprio a pochi metri dal dosso, di un’auto che di notte dopo il violentissimo urto contro il muro prese fuoco ed il giovane perse la vita. Ora bisogna dire, con il dissuasore di velocità rimosso, se una disgrazia del genere dovesse ricapitare in futuro, credo che sarebbe frustrante vivere con il pensiero 'forse con il dosso non sarebbe successo e sarebbe ancora vivo-a'. Non vogliamo immaginare la sofferenza soprattutto per le persone vicine alla vittima.  Nonostante questo, tutt’ora, molti automobilisti sfogano i loro animi confondendo la strada come un vero e proprio circuito, immolandosi in vere e proprie gare notturne (noi le sentiamo bene) superando i 100km orari e 'divertendosi' a consumare ed a far strillare i pneumatici nelle curve e, trovandosi poi sul rettilineo, schiacciano ancor più forte l’acceleratore per recuperare i centesimi persi, 'ovviamente'". 

"Per chi non lo sapesse, gli abitanti di via Serrati hanno da sempre dovuto fare molta attenzione per evitare che, evidenziano, uscendo dall’abitazione o attraversando la strada, venissero colpiti da una macchina ad alta velocità (ben oltre i 50km orari) in corsa o come successo più volte, da una moto; mettendo a rischio le proprie vite così come quelle dei 'piloti'. Questa scelta drastica o meno, anche se va ribadito che i veri problemi della nostra società sono ben altri, è mossa come sempre dalle azioni di quei pochi che esagerano e mettono a repentaglio la vita di altre persone. La vita, sia di un povero che di un ricco, non dovrebbe essere discriminata. Così come le frasi discriminatorie non dovrebbero essere pronunciate. Da abitanti di via Serrati possiamo dire che con la presenza del dosso i veicoli, finalmente, rispettano la velocità indicata (50km orari), si esce dall’abitazione con più tutela e si sta cominciando a rispettare le distanze di sicurezza. Insomma, ci voleva un dosso spigoloso per renderci più civili, almeno in strada. Non vogliamo pretendere che il dosso seppur positivo per la tutela di tutti rimanga al suo posto, perché si sa, in questo paese le cose giuste e fatte bene non durano, ma ci auguriamo che dopo queste parole si plachi questa 'battaglia ai dossi' e si cominci a riflettere che per pochi irresponsabili piloti mancati, come sempre, sono gli altri a dover pagare. Anche se in questo caso il prezzo da pagare, concludono, è semplicemente rispettare il codice stradale". 

Redazione

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