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Attualità | 29 aprile 2021, 16:29

Cna Turismo e Commercio chiede certezze per la stagione estiva: "Quando finirà il coprifuoco?"

"È una condizione fondamentale per far ripartire il turismo, uno dei settori più colpiti dall’emergenza Covid"

Cna Turismo e Commercio chiede certezze per la stagione estiva: "Quando finirà il coprifuoco?"

"Il Parlamento in fase di conversione del decreto “riaperture” deve assolutamente indicare una data precisa in cui termini il limite dell’orario serale delle aperture e degli spostamenti, tenendo conto dell’avanzamento della campagna vaccinale e del miglioramento del quadro epidemiologico: è un atto necessario per non compromettere l’imminente stagione estiva e far ripartire il turismo, uno dei settori più colpiti dall’emergenza Covid": queste le parole del Segretario territoriale CNA Imperia, Luciano Vazzano.

"È sempre una questione di programmazione - prosegue - e ad oggi, dopo un anno, è molto difficile, quasi impossibile, vendere pacchetti turistici e dall’altro lato per un turista troppo aleatorio prenotare camere e viaggi senza certezze sul calendario. Determinare la fine del coprifuoco rappresenterebbe solo il coerente completamento delle misure contenute nel decreto sulle riaperture per le attività legate al turismo quali ristorazione, centri termali, piscine, sport, palestre, fiere e convegni, spettacoli. Una data certa darebbe, inoltre, maggiori prospettive di lavoro a 33mila addetti del settore alberghiero (2,3 milioni di posti letto) e oltre 183mila del settore extra-alberghiero (2,8 milioni di posti letto). A 13mila tra agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche, a 30mila stabilimenti balneari a 6 mila bus turistici. Lo stesso commercio, con lo shopping turistico, potrà contare su una voce importante per il proprio giro d’affari con oltre 18 miliardi di euro".

"Non dimentichiamo, infatti, che non è solo il comparto turistico a pagare lo scotto del coprifuoco alle 22, ma anche l’agricoltura, l’artigianato, in particolare quello agroalimentare, i servizi, tutta la grande filiera produttiva che ad esso si collega: impossibile programmare una stagione a queste condizioni, senza una data certa. Nessuno di noi ha chiesto il 'liberi tutti', ma occorre una scelta sicuramente più coraggiosa – conclude Vazzano - per permettere ai turisti di programmare una vacanza nei nostri territori: le prenotazioni delle vacanze per l’estate vengono fatte ora e la mancanza di una regia potrebbe avvantaggiare altri Paesi, compromettendo irrimediabilmente un’altra stagione turistica".

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