“Nel quadro di un’inadeguata gestione del sistema vaccinazioni, dal momento europeo (lo ha riconosciuto la stessa Emma Bonino sul cui europeismo non si può certo dubitare), a quello nazionale (soprattutto del precedente governo), a quello regionale (la Liguria fanalino di coda insieme alla Calabria), iniziano ad intravedersi dei buoni segnali di luce”. Ad intervenire sull’argomento è l’Avvocato Mauro Gradi, Membro dell’Assemblea Nazionale +Europa.
“Ottima l’iniziativa della vaccinazione straordinaria in auto degli ultraottantenni – spiega Gradi -, partita ieri mattina alle ore 8.00, con tre siti baricentrici nella nostra provincia (Camporosso per il distretto Ventimigliese, Taggia per il Sanremese e Imperia per l’Imperiese-Dianese) con cadenzamento orario in base alla data di nascita (dal 1926 in avanti) e con una buona organizzazione anche grazie ai tanti volontari.
Purtroppo, però, non riusciamo quasi mai a fare bene le cose sino in fondo e non si può non evidenziare un grave vulnus informativo su tale encomiabile e importante iniziativa. Un deficit informativo (basti pensare che alcuni sindaci di comuni importanti lo hanno saputo solo venerdì per sabato): dagli organi d’informazione, ai medici di famiglia ai quali l’Asl avrebbe dovuto prescrivere di informare con congruo preavviso i rispettivi pazienti over 80 (anche solo con messaggio via sms uguale per tutti) sulla giornata straordinaria di vaccinazione per i meno giovani che sono poi i più fragili (alcuni medici lo hanno fatto, pur non essendo tenuti, di loro iniziativa, ma in guerra ci vogliono misure militari, nel senso di scientifiche, non rimesse alla discrezionalità e al caso).
Sul fronte dei ‘trattamenti privilegiati ed iniqui’, bene ha fatto il premier Draghi a dire ‘finiamola di vaccinare gli under 60, pensiamo prima ai più vecchi’. Aggiungo che - conclude Gradi - dobbiamo finirla anche di estendere a dismisura la platea delle categorie c.d. a rischio che, in tanti casi, a rischio non sono, anzi".