San Lorenzo e Valli - 06 febbraio 2021, 11:35

In provincia di Imperia le Sardine raccolgono l'appello di ANPI, "Un'alleanza democratica e antifascista"

L’incontro si è svolto alla presenza del consigliere regionale Ferruccio Sansa e dei referenti di Cgil, Libera, ANPI, movimento delle Sardine, Argomenti 2000, Partito Democratico, Sinistra Italiana, di Energia Democratica e diversi rappresentanti di diverse associazioni del terzo settore e della presidente dell’associazione Popoli in Arte.

In provincia di Imperia le Sardine raccolgono l'appello di ANPI, "Un'alleanza democratica e antifascista"

Anche nella Provincia di Imperia cresce la risposta all’Appello lanciato dall’ANPI nazionale e sottoscritto da 29 associazioni, movimenti, partiti e sindacati “Uniamoci per salvare l’Italia”. Tra i partecipanti anche il collettivo delle 6000 Sardine che hanno commentato positivamente gli sviluppi dell'iniziativa. 

Il 4 febbraio si è svolto un primo incontro fra alcune forze della provincia di Imperia, per ragionare sull’idea della costruzione di un’alleanza. L’incontro si è svolto alla presenza del consigliere regionale Ferruccio Sansa e dei referenti di Cgil, Libera, ANPI, movimento delle Sardine, Argomenti 2000, Partito Democratico, Sinistra Italiana, di Energia Democratica e diversi rappresentanti di diverse associazioni del terzo settore e della presidente dell’associazione Popoli in Arte.

"È originale e significativo che il seme di unione piantato da Carla Nespolo, presidente  dell’ANPI nazionale, scomparsa lo scorso ottobre, germogli proprio nel momento in cui qualcuno ha azzardato e ha quasi vinto su un fronte democratico diviso. - spiega Claudio Mastrantuono, referente per il gruppo 6000Sardine - Anche nel nostro territorio e in questo momento siamo tutti alla prova dei fatti, davanti alla crisi organica di un Paese con più di 90mila morti per Covid, un tracollo economico, un tragico balzo della disoccupazione (per lo più donne), un impoverimento generalizzato delle famiglie, uno strisciante razzismo che trasforma le differenze in disuguaglianze, una consunzione del rapporto fra Stato e cittadini con sempre più diffuse forme di sfiducia, una paura e una solitudine sociale di tipo nuovo".


"Ci sono forze in grado di contrastare questa generale regressione sociale, civile, culturale, etica? È stato questo il presupposto per aderire all’appello, anche da parte di forze della provincia di Imperia, per una grande alleanza democratica e antifascista a livello nazionale, quella promossa il 16 gennaio 2021, e per rilanciare, conseguentemente, un’alleanza per la persona, il lavoro, la socialità, anche per il nostro territorio. - prosegue - La persona, perché è una delle chiavi principali di lettura della Costituzione, eppure è il soggetto più penalizzato dalla cultura dominante che ha imposto in sua vece l’individuo, diventato esasperato trionfo dell’individualismo. Il lavoro, perché è il fondamento della Repubblica ed è stato (quando c’è) in questi ultimi decenni privato di dignità e di valore come mai dal dopoguerra. La socialità, perché il nostro Paese soffre da tempo di una straordinaria solitudine sociale, traumaticamente aggravata dalla pandemia e dai necessari provvedimenti di contenimento. La provincia di Imperia, è stata esempio nel passato di vera Resistenza e nonostante il clima e la sua particolare bellezza del territorio, rimane comunque tra le ultime province italiane nelle classifiche nazionali per “qualità di vita”. 


Riguardo all'incontro del 4 febbraio spiegano: "Abbiamo trovato ascolto e condivisione con una forte spinta ad estendere, fare rete sul territorio, ricreare una relazione. È vero, c’erano anche i partiti, ma senza subalternità e senza repulsioni; non c’era e non c’è un coordinatore o un portavoce. Non desideriamo un altro movimento o un’altra struttura. Promuoviamo infatti un’alleanza: un patto di unione di individualità in vista di un raggiungimento comune di obiettivi democratici e antifascisti. Abbiamo posto un’altra pietra sopra una prima pietra".

"Personalmente ho riconosciuto in tutti i partecipanti all’incontro, soggetti che sono parte di un contesto sociale ai quali importa prendersi cura e premura dei legami. Legami che non sono necessariamente spontanei, ma scelti, voluti, costruiti con pazienza, senza deleghe, in modo che ciascuno resti se stesso, facendo la sua parte, cercando e offrendo maggiore forza attraverso le relazioni che stabilisce di portanza autentica. - analizza Mastrantuono - Il grande mondo del volontariato, dell’associazionismo, della cultura, del lavoro, delle giovani generazioni, della cosiddetta società civile, rappresenta una formidabile controtendenza di aggregazione, di solidarietà, di umanità. Ci sono straordinarie potenzialità di impegno e di pensiero. Sono per tali motivi che ci rivedremo presto siamo sicuri, ancora più numerosi".

C.S.

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