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Regione | 02 febbraio 2021, 13:42

Mai perfezionata la nomina del commissario del tunnel di Tenda e nessuna previsione di ripresa dei lavori

Dal km 107, in località Panice, la strada è bloccata e c'è un muro di neve. Stessa cosa all'imbocco del traforo, dove domina la desolazione (FOTO)

Immagini scattate il 30 gennaio scorso

Immagini scattate il 30 gennaio scorso

Lo scorso 21 gennaio Nicola Prisco, 56 anni, ingegnere civile funzionario dell’Anas, era stato nominato commissario per il tunnel di Tenda. Una designazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con Palazzo Ghigi.

Prisco è uno dei 30 commissari designati per 59 opere infrastrutturali. Tra queste, appunto, il raddoppio del traforo che collega la provincia di Cuneo con la Francia. 

Dopo i guai giudiziari del 2017, la rescissione del contratto con l'azienda incaricata dell'opera e il subentro di Edilmaco, la mazzata finale è arrivata ad ottobre scorso, con l'alluvione, che si è portata via la strada oltre il traforo.

Dopo il tunnel, in Francia, c'è il baratro.

Ma l'intenzione di riprendere i lavori è sempre stata confermata e la nomina del commissario aveva fatto ben sperare. Peccato che l'attuale crisi politica e la caduta del Governo abbiano bloccato l'iter legislativo di perfezionamento della nomina.

Morale della favola: è tutto fermo e nessuno sa quando e come ripartiranno i lavori.

Non si sa se si continuerà con il progetto attuale o se si opterà per il progetto più in basso, un nuovo tunnel tra Panice di Limone e Vievola in Valle Roya. Le risposte avrebbe dovute darle il commissario straordinario, confrontandosi con le autorità francesi, ma la sua nomina non è stata ufficializzata e a Limone nessuno sa niente. Di ripresa dei lavori per ora non se ne parla. Dall'ufficio stampa di Anas ammettono che l'attuale impasse non consente di fare alcuna previsione su tempi e  cronoprogramma. Non solo sul Tenda, ma su tutte le 59 opere "commissariate".

La strada per arrivare al traforo, che ormai non porta più da nessuna parte, è sbarrata al km 107, da località Panice. La neve non è stata rimossa e domina la desolazione post alluvione, appena mascherata da una fitta coltre di neve.

B. Simonelli

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