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Attualità | 29 gennaio 2021, 10:32

Imperia: rientro a scuola con scarsa sicurezza e problemi di orari e trasporti, oggi presidio in piazza Roma (Foto e Video)

Secondo gli studenti il rientro proposto ed attuato non fa che aggravare la situazione già pessima della scuola. Manca la sicurezza e, gli orari scolastici imposti per sopperire a questa grave carenza, non sono la soluzione ma un sintomo del problema stesso, che va a gravare sugli studenti stessi.

Imperia: rientro a scuola con scarsa sicurezza e problemi di orari e trasporti, oggi presidio in piazza Roma (Foto e Video)

Presidio degli studenti imperiesi, questa mattina in piazza Roma a Imperia, con i rappresentanti degli istituti scolastici del capoluogo, che lamentano soprattutto la carenza di sicurezza con cui è stato gestito il rientro a scuola.

Secondo gli studenti il rientro proposto ed attuato non fa che aggravare la situazione già pessima della scuola. Manca la sicurezza e, gli orari scolastici imposti per sopperire a questa grave carenza, non sono la soluzione ma un sintomo del problema stesso, che va a gravare sugli studenti stessi.

La delegazione di studenti sarà presente in piazza Roma fino alle 11.30, per ribadire tramite un presidio statico, l’importanza e la centralità della scuola nel dibattito pubblico. Categorico, sulle posizioni degli studenti, Yannick Renzetti del Polo Tecnologico Imperiese: “Noi chiediamo maggiori sicurezza perché questo rientro è come quello settembre, senza implementare strumenti essenziali per permettere un rientro veramente in sicurezza. Non sarà quello millantato dalle Istituzioni e dal Ministero perché abbiamo gli stessi problemi. Gli orari sono stati solo un sintomo del malessere della scuola, perché dirigenti, docenti e alunni sono stati lasciati soli e, anche gli orari non sono fattibili dal punto di vista umana. La Dad ha dei gravissimi problemi perché, a un anno dall’inizio della pandemia, ci sono studenti che non hanno gli strumenti essenziali per seguire le video lezioni ed è inaccettabile che in molti facciano Dad dal telefono mentre servirebbero computer o tablet, con comodati d’uso per chi ne ha bisogno. Dovrebbe essere rimodulato il programma per fare in modo che la scuola formi il cittadino ed è inutile fare 8 ore di scuola al giorno per recuperare il programma. Oggi facciamo passare il concetto che la scuola è nostra, dei dirigenti e dei docenti e difendiamo il diritto allo studio”.

Francesca Bosticco e Sabrina Calvi del Liceo Linguistico puntano l’indice sul problema orari e trasporti: “Abbiamo due sole pause da 10 minuti e in una dobbiamo mangiare con il cibo portato da casa che riscaldiamo sui termosifoni e non crediamo sia la cosa migliore da fare. Inoltre mangiamo panini e poco altro che sia particolarmente sano. C’è anche il problema dei trasporti, con diversi studenti che si trovano a piedi visto che alcune corse accettano solo l’abbonamento. Alcuni non ce la fanno e molti rimangono senza un trasporto per arrivare a scuola. Senza dimenticare che, chi fa la Dad deve fare i conti con centinaia di problemi di connessione e condivisione con gli altri”.

Sulla stessa linea anche Davide Maccario (Liceo Viesseux): “Vogliamo ottenere l’ascolto della Provincia, chiedendo la sistemazione degli orari con lo studio ridotto e senza dimenticare che molti che vivono lontano arrivano a casa tardi, senza possibilità di studiare e avere un minimo di vita sociale. A scuola, inoltre, sono presenti anche mini assembramenti all’ingresso e all’uscita”.

Francesco Li Noce

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