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Politica | 30 dicembre 2020, 12:40

Provincia, il presidente traccia un bilancio: "Anno travagliato, ma stiamo uscendo dall'emergenza finanziaria" (video)

Abbo rivendica il ruolo fondamentale del suo ente e non risparmia frecciate alla Regione: "Svolge un ruolo da passacarte nella gestione dei fondi del governo destinati alle Province"

Domenico Abbo presidente della Provincia di Imperia

Il presidente della Provincia Domenico Abbo

Un anno travagliato. Così il presidente della Provincia Domenico Abbo definisce il 2020 del suo ente, non solo per l'emergenza coronavirus, ma anche per tutta una serie di problematiche, come l'alluvione che ha devastato parte dell'entroterra lo scorso novembre. Un anno da cui però la Provincia può ripartire grazie al risanamento dei conti, raggiunto anche grazie alla vendita di alcuni pezzi pregiati, su tutte l'ex caserma dei vigili del fuoco di via Delbecchi, sede del prossimo polo tecnologico industriale. Abbo, per cui il 2021 potrebbe essere l'ultimo anno da presidente della Provincia, se non potrà ricandidarsi a sindaco di Lucinasco, ha tracciato un bilancio nella conferenza stampa di fine anno.

Un anno travagliato, ma anche un anno molto intenso, non solo per le ragioni che dite voi, ma anche per tutti gli interventi fatti sulle alluvioni, sull'edilizia scolastica e altri settori. Stiamo uscendo dall'emergenza finanziaria, nel senso che l'ente era in disequilibrio dal punto di vista finanziario e con l'ultimo tassello che è la cessione della caserma dei vigili del fuoco possiamo dire che è esaurita questa fase emergenziale”.

Abbo rivendica il ruolo della Provincia nell'esecuzione delle opere, in particolare su scuole, strade e interventi post alluvioni, non risparmiando una frecciata alla Regione, che il presidente giudica un 'passacarte' sui fondi erogati dal governo e destinati alle province. Abbo ha anche detto di non aver preso bene il fatto che all'inaugurazione della nuova strada di Monesi non gli sia stata concessa la parola tra le autorità presenti.

Ci sono dei settori in cui è così, nel caso delle alluvioni per esempio, perché i finanziamenti arrivano dalla protezione civile nazionale e quindi dal governo, vengono gestiti dalla Regione che poi li trasferisce a noi. Però l'impegno a costruire, a fare gli appalti e la responsabilità su queste opere è esclusivamente della Provincia. Ci tengo a ribadirlo perché è importante anche per rispetto agli impegni e alla professionalità che ci mette il personale nostro”.

Il 2021 sarà un anno per la Provincia importante anche per il rafforzamento del personale. L'ente oggi conta cpoco più di un centinaio di dipendenti, ma nuovi arrivi dovrebbero arrivare prossimamente: “Siamo un po' sottodimensionati, lo eravamo già prima e adesso, andando avanti nel tempo abbiamo avuto ulteriori pensionamenti e questo ha creato queste problematiche di cui stiamo discutendo. Nel 2020 abbiamo già messo a punto alcune mobilità, quindi abbiamo acquisito cinque o sei persone, ne acquisiremo una quindicina, penso nel 2021 per andare a rimpinguare settori che in effetti oggi soffrono, proprio per mancanza fisica di persone”.

Sul 2021 Abbo ha fissato alcuni obiettivi: Bisogna continuare a lavorare sia sulle partite aperte, che sono quelle di completare i lavori dell'alluvione, di andare avanti celermente con la ristrutturazione, quindi parlo dell'edilizia scolastica, poi ci sono temi come il biodigestore la cui gara sta andando avanti, dovremo studiare e mettere a punto sul piano teorico la gara per il tpl perché nel marzo 2022 andrà a scadere. Ci sono tutta una serie di impegni, come con la partecipata Spu per quanto riguarda l'università e il passaggio da Spa a fondazione. Abbiamo tutta una serie di cose da fare, e mi piace ricordare che la Provincia in questo dimostra di essere un ente essenziale, fondamentale, comunque per certi aspetti insostituibile. La volevano eliminare, ma in realtà, nel raccordo di quello che è il compito tra gli enti più grandi e i comuni, la Provincia gioca un ruolo ancora determinante, soprattutto nei confronti e in aiuto di comuni di dimensioni più piccole che non hanno strutture e possibilità di fare certe cose. Noi stiamo mettendo a punto una convenzione tra le 76 province a statuto ordinario, perché per esempio per quanto riguarda la gestione delle gare d'appalto possa essere la Provincia a farle direttamente. Questo sarebbe ovviamente un servizio che in parte stiamo già facendo, ma sarebbe allargato a tutti i comuni della provincia e quindi una cosa molto utile, molto pratica”.

Abbo ha infine ricordato che secondo quelli che sono gli accordi tra vari enti, a gennaio dovrebbero fare ritorno a scuola il 50 per cento degli studenti delle superiori, le cui scuole sono di competenza della Provincia: “Ultimamente una commissione tra prefetture e vari enti ha stabilito il rientro, per quanto riguarda le scuole superiori, del 50 per cento degli allievi. Subito si parlava del 100 per cento, poi si è ragionato e si è capito che era meglio un rientro graduale. In provincia è soprattutto un problema di trasporti, e lo è soprattutto per le scuole che sono ubicate nel comune di Imperia, che sono parecchie. Il problema è che questi ragazzi, se andiamo a fare interventi scaglionati per le entrate, vanno a cozzare con i mezzi pubblici che li devono portare a scuola e riportare a casa. Quindi si è studiato uno schema per poter tenere in piedi tutti questi problemi, e mi pare che dovrebbe funzionare, vediamo il 7 di gennaio cosa succede”.

Francesco Li Noce

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