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Economia | 14 ottobre 2020, 17:00

Raccolta di funghi: tutte le informazioni utili

Inizia a fine settembre - inizio di ottobre, come tutti gli anni la stagione più amata dai micologi. La raccolta dei funghi, però, è soggetta a delle buone norme da rispettare e che tutti quanti devono conoscere per non incorrere in sanzioni (o peggio)

Foto: TomaszProszek / Pixabay

Foto: TomaszProszek / Pixabay

La Liguria è una delle regioni in cui il regolamento per l’annuale raccolta dei funghi si fa più rigido. Sono tante le norme da rispettare e chi ne infrange qualcuna non corre solo il rischio di pagare una multa, quanto quello di subire conseguenze ben più gravi. 

 

Molti funghi, infatti, sono velenosi e non è bene andare a raccoglierli se non si è dei veri e propri esperti (muniti di certificato che lo attesti). Trattandosi di muffe che danno origine a centinaia e centinaia di varietà non è difficile confondere esemplari innocui con altri particolarmente tossici, che possono condurre fino alla morte: decisamente un’attività delicata anche dal punto di vista della salute pubblica.


Inoltre c’è da dire che i veri fungaioli, profondi conoscitori delle scienze micologiche, sono perfettamente in grado di valutare come raccogliere questi frutti del sottobosco senza alterare l’equilibrio ambientale e senza danneggiare il sito di raccolta per non interrompere la produzione. I punti esatti di raccolta sono il loro segreto più gelosamente custodito, che li porta a trascorrere molte ore immersi nella natura, avvalendosi anche di un imbrago da arrampicata per esplorare in sicurezza gli anfratti più nascosti nei dirupi e sul fusto dei grandi alberi, alla ricerca dei più grandi e più profumati.


Per evitare che accadano brutti incidenti di frequente, e per continuare ad andare a raccogliere funghi almeno quando non c’è il maltempo, la Regione ha stilato un severo regolamento. Ecco quali sono i punti fondamentali di questo importante provvedimento.

 

Quantità massima 

Non puoi raccogliere quanti funghi vuoi. Questo è vietato dalla legge regionale 17/2014. Se ti stai chiedendo qual è il motivo, i funghi come ogni altro essere vivente vegetale che puoi trovare nel bosco, come alberi e altri tipi di piante, sono una parte fondamentale dell’ecosistema della zona. In quanto tale devono essere preservati dal rischio di razzia ed estinzione. 


Il tipo di fungo meno comune, considerato a tutti gli effetti una specie protetta, è l’amanita cesarea-ovulo. Infatti, mentre di tutti gli altri è possibile raccogliere fino a tre chilogrammi, dell’amanita si possono prendere solo fino a un chilogrammo massimo di esemplari.

 

Tempo di raccolta

Si possono raccogliere i funghi solamente dall’alba fino al calare del sole. Si tratta di una precauzione per la nostra sicurezza, dal momento che non è affatto consigliabile girovagare per i boschi di notte.


La Regione non ha la possibilità di garantirci una passeggiata sicura anche nelle ore di buio, il soccorso e la presenza di vigilanza forestale,specialmente in un momento in cui il presidente e i suoi collaboratori sono alla prese con le nuove restrizioni per il contenimento del Coronavirus


Questo vuol dire che siamo totalmente abbandonati a noi stessi e che la foresta è off-limits per i comuni cittadini. 


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