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Economia | 23 giugno 2020, 21:30

Etichettatura pneumatici: nuovo regolamento UE

Le modifiche principali hanno a che fare con le marcature che identificano il consumo di carburante e lo spessore del battistrada

Etichettatura pneumatici: nuovo regolamento UE

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 5 giugno il nuovo regolamento dell’Unione Europea in merito all’etichettatura dei pneumatici per auto e motoveicoli. Nello specifico, la normativa 2020/740 integra e modifica la precedente 2017/1369, abrogando in maniera definitiva il regolamento (ancora sotto la denominazione CE) 1222/2009. La sua entrata in vigore è avvenuta il 20 giugno, ma la sua applicazione pratica è prevista a partire da maggio del 2021; dunque i produttori di pneumatici autorizzati al commercio dei loro prodotti all’interno dell’Unione Europea avranno meno di 12 mesi a disposizione per uniformarsi.

Le modifiche principali hanno a che fare con le marcature che identificano il consumo di carburante e lo spessore del battistrada. Scopo principale è quello di rendere più semplice e intellegibile la lettura uniformandone la nomenclatura su scala europea, e al tempo stesso evitare la contraffazione.

Negli ultimi anni, infatti, i paesi dell’UE hanno assistito a un proliferare pressoché indiscriminato di pneumatici contraffatti, immessi sul mercato con marcature false o comunque non corrispondenti alle caratteristiche effettive del prodotto. Un autentico mercato nero in grado di generare profitti per milioni di euro, a discapito delle aziende e dei distributori che operavano nella legalità. Proprio per questo motivo, è stata istituita un’apposita commissione del Parlamento Europeo con lo scopo precipuo di legiferare in merito.

La notizia è stata ovviamente accolta con giubilo, sia dai produttori che dai rivenditori specializzati. In particolare, sono soprattutto i negozi di e-commerce a gioire della novità, dal momento che la ricaduta del mercato dei prodotti contraffatti gravava – e grava tuttora – principalmente sui loro fatturati. Di sicuro, una legge ad hoc rappresenta una spinta propulsiva di notevole entità per portali come Tuttoautoricambi.it, che in questi mesi di pandemia hanno tenuto in piedi un mercato al collasso praticamente da soli. Al punto che si potrebbe persino arrivare ad affermare che questa legge rappresenta una sorta di riconoscimento indiretto per una serie di operatori del settore spesso negletti e costretti a operare all’interno di un orizzonte operativo non ancora pienamente normato, in cui il pericolo di intromissione di soggetti non del tutto trasparenti è sempre dietro l’angolo.

Cosa cambierà nell’immediato? Per i produttori si aprono due possibilità: sospendere la distribuzione di gran parte dei prodotti già stoccati nei magazzini e provvedere a una loro marcatura ex-novo; oppure dare fondo alle scorte attuali, ed effettuare la nuova marcatura solo sulle eventuali giacenze a maggio 2021. In tal senso, molto dipenderà dalle strategie aziendali e dalle previsioni di vendita dei singoli marchi per i mesi a venire, tenendo ovviamente conto del fatto che il Covid-19 ha cambiato notevolmente le liturgie del mercato, rallentandone di molto i ritmi. Detto in altri termini: si acquistano molti meno prodotti del settore automotive, anche in virtù del fatto che la capacità di spesa media si è notevolmente ridotta. In compenso, molti analisti affermano che proprio verso la primavera del 2021 il mercato dell’auto e dei prodotti a esso collegati dovrebbe riprendere a marciare a pieno regime. In sostanza, il nuovo regolamento UE sull’etichettatura dei pneumatici potrebbe segnare una sorta di nuova era di prosperità per uno dei settori dell’industria attualmente in maggiore difficoltà.

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