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Attualità | 15 giugno 2020, 17:27

Pagamento Imu in provincia di Imperia, appello di Prato (Confedilizia) "Rinviare i pagamenti o azzerare sanzioni"

"Le amministrazioni comunali – afferma Prato – hanno ancora tempo per intervenire. Tengano presente che molte persone in questo momento non sono in grado di provvedere".

Pagamento Imu in provincia di Imperia, appello di Prato (Confedilizia) "Rinviare i pagamenti o azzerare sanzioni"

APE-Confedilizia Associazione della proprietà edilizia della Provincia di Imperia chiede ai Comuni di rinviare il termine per il pagamento della prima rata dell’Imu, previsto per martedì 16 giugno, oppure stabilire che, in caso di versamento successivo all’ordinaria scadenza, non si applichino sanzioni e interessi.

APE-Confedilizia Imperia evidenzia come la risoluzione n. 5/DF dell’8 giugno del Ministero dell’Economia e delle Finanze – nel confermare la facoltà delle Amministrazioni locali di procedere in questo senso – ha precisato che tale decisione, che rientra nelle competenze del Consiglio comunale, può essere, in questa circostanza, assunta dalla Giunta comunale per via della situazione emergenziale in atto e il relativo provvedimento dovrà essere successivamente oggetto di espressa ratifica da parte del Consiglio.

"L’Imu – ricorda il presidente di APE-Confedilizia di Imperia, Paolo Prato – è un’imposta patrimoniale e, come tale, ha due soli modi per essere pagata: con i redditi provenienti dal bene colpito (è il caso degli immobili dati in locazione) o con redditi di altra natura, generalmente quelli da lavoro. In un periodo di eccezionale crisi come questo, però, entrambe le fonti di entrata sono a rischio. Gli affitti, specie quelli dei locali commerciali (negozi, ristoranti ecc.), in molti casi non vengono pagati. I redditi da lavoro, dal canto loro, sono venuti spesso a mancare o ad essere fortemente ridotti".

"L’appello ai Comuni si rende necessario anche per l’assenza di qualsiasi decisione da parte del Governo su un problema, quello di una tassazione patrimoniale sugli immobili esorbitante, che avrebbe dovuto essere considerato almeno in questo momento così grave per le famiglie italiane. Le amministrazioni comunali – conclude Prato – hanno ancora tempo per intervenire. Tengano presente che molte persone in questo momento non sono in grado di provvedere".

Redazione

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