Attualità - 27 aprile 2020, 07:37

Emergenza Coronavirus ed eccellenze, il Moscatello di Taggia è pronto a tornare. Mammoliti "Tanti progetti in cantiere, la vigna non è ferma”

Il punto di vista della Rete di Imprese agricole Terre del Moscatello in merito a Fase 2 e anticipazioni sulle progettualità future oggi interrotte con le restrizioni per l'emergenza Covid-19.

L'emergenza Coronavirus ha messo un freno anche allo sviluppo dei progetti di enoturismo della Rete di Imprese agricole Terre del Moscatello. Le vigne ovviamente non hanno smesso di crescere, invece questi produttori hanno dovuto interrompere per quanto possibile la loro attività.

Un po' di storia - Per chi non lo conoscesse, il Moscatello di Taggia è una vera e propria eccellenza del nostro territorio. Un vino aromatico pregiato con un passato illustre: nel 500 era presente nelle cantine reali o del Papa. Una produzione che si è persa con il passare degli anni, sulla fine del 1800, salvo poi essere riscoperta nei primi anni 2000 grazie a dedizione e passione di alcuni illuminati produttori, coadiuvati da storici e geografi che hanno permesso il ritrovamento di una sessantina di piante da cui far rinascere lo storico vitigno.

Tutto parte da una pianta di 40 cm di diametro con oltre 200 anni e grazie ai riconoscimenti ufficiali che hanno certificato il dna di quel vitigno riscoperto, si è arrivati al 2018 con una produzione di 12mila bottiglie e vigne per 5 ettari di terreno. Ultimo step a fine 2019 con la nascita della rete di impresa con una decina di produttori: Tenutemf Srls Agricola – Imperia; Calvini Luca – Sanremo; Giannascoli Anna Maria - Bussana di Sanremo; Rovebella - Fratelli Ribul Ssa Santo Stefano al Mare; Podere Donzella di Donzella Elena – Castellaro; Lagazio Valentina – Terzorio; Da Parodi Ssa – Castellaro; Ssa Mammoliti – Ceriana; Ferrari Giacomo – Terzorio; Zunino Antonio – Taggia. Tutti gli aderenti alla Rete d’Imprese agricole Terre del Moscatello sono prima di tutto iscritti alla Associazione dei Produttori del Moscatello (www.moscatelloditaggia.it), la quale si è data l’obiettivo di garantire la qualità con un rigido disciplinare di produzione ed accurati controlli. Cuore della rete di imprese doveva essere la sede inaugurata a dicembre nel centro storico di Taggia, dove un tempo c'era l'Osteria Germinal.

L'INTERVISTA COMPLETA AD EROS MAMMOLITI, CON ALCUNE IDEE SU COME ABBINARE IN CUCINA I DIVERSI TIPI DI MOSCATELLO

 



Abbiamo intervistato Eros Mammoliti, uno dei produttori di questo vino per comprendere quanto possa aver influito su questo mondo lo stop dettato dall'emergenza Coronavirus: “Noi abbiamo inaugurato la sede, fatto alcune manifestazioni, avevamo tante idee e programmi ma abbiamo dovuto sospendere tutto. Oggi la sede è chiusa ma abbiamo tanta voglia di ripartire a far conoscere questo locale come punto di aggregazione, concentrato sui prodotti del nostro territorio”.

La nostra attività verteva sul portare appassionati e curiosi presso la nostra sede ma puntavamo ad accompagnare le persone sul territorio per fargli conoscere dove viene prodotto il Moscatello di Taggia. - aggiunge – Ha influito anche la sospensione di eventi come Vinitaly e altre manifestazioni importanti dove ci era stato chiesto di intervenire per presentare questo vino, con punti di assaggio e di conoscenza. Ora è tutto fermo ma si spera che possa ripartire per l'anno prossimo. Poi anche la chiusura delle attività di vendita e ristorazione ci ha creato un po' di difficoltà. Siamo fermi nella vendita ma non nella vigna”.

Infatti, in questi giorni a fronte dello stop nazionale è stata avviata una diversa iniziativa di vendita: “I progetti in cantiere erano tanti, abbiamo accelerato su alcuni come quello di delivery a domicilio del Moscatello ma anche degli altri vini che produciamo. - conferma - La vendita diretta dei prodotti anziché svolgersi nella nostra sede avviene online e poi portiamo la merce a casa delle persone. Sulla nostra pagina Facebook (LINK) è possibile trovare il catalogo dei nostri prodotti anche legati all'oliva taggiasca, altrimenti siamo sempre raggiungibili alla nostra email info@terredelmoscatello.it”.

Come vedete la Fase 2 dell'emergenza, quando a maggio si inizierà a rimettere in moto le aziende? “Abbiamo un po' di preoccupazione. Siamo tutti in attesa di conoscere quelle che saranno le regole che faranno riaprire il mercato e siamo curiosi di capire in che modo la gente reagirà. Noi siamo stati spinti a cercare canali alternativi, per alcuni di noi, nuovi. Come la vendita online e la consegna a domicilio, condita con i consigli sui prodotti che vendiamo, raccontando anche il territorio. Cerchiamo di far capire la passione oltre al lavoro che c'è dietro. Questo è uno stimolo anche per andare avanti” - racconta Mammoliti.

“Poi, come dicevo c'è l'enoturismo, portare le persone nelle nostre vigne a conoscere i prodotti e fare attività nei vigneti. - prosegue - Penso che per noi sarà più facile perchè si tratta di attività che si svolgono all'aperto, anche se con meno persone. Quindi credo che si possano rispettare anche delle regole più severe sui contatti. Avevamo dei pacchetti pronti, dalle passeggiate sul mare per portare le persone a conoscere le aziende che hanno i vigneti a ridosso della costa, fino al trekking tra vigneti storici, dove si è lavorato proprio al recupero del Moscatello. - conclude Mammoliti - Volevamo accompagnare le persone in questo mondo viticolo che caratterizza il nostro territorio”.

Un arrivederci, nella speranza che la Fase 2 si traduca nell'opportunità di riprendere in mano i progetti fermi. Da parte dei produttori del Moscatello di Taggia la buona volontà di farsi ancora di più ambasciatori di questa eccellenza e del territorio dove cresce. 

Stefano Michero

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