In vista delle prossime Elezioni Regionali, previste per il maggio del prossimo anno, pubblichiamo l'intervento di Roberto Pisani dei Socialisti Riformisti.
In primavera 2020 (metà maggio) torneremo al voto amministrativo per il rinnovo del Consiglio Regionale Ligure.
Con le premesse attuali che ci troviamo di fronte riferibili ad una estrema delusione e progressivo disastro amministrativo e politico della Giunta in carica (Toti – Viale) con ingenti situazioni di malgoverno: 1 Sanità con incremento esponenziale del deficit economico in Liguria e con tentativi improvvidi di svendere tutto per privatizzare il comparto sanitario di base ospedaliero con risultato pratico finale di una sanità come quella Statunitense prima dell’Obamacare ovvero con richiesta di accesso al servizio Ospedaliero per i cittadini, non con il tesserino sanitario, ma bensì con la carta di credito bancaria; 2 gravissima situazione di svalutazione del patrimonio immobiliare singolo di proprietà di privati cittadini; 3 situazione logistica per infrastrutture, trasporti, industria e lavoro in perdita continua; 4 turismo boccheggiante per il calo di presenze in svariati settori e lo scarso contributo di aiuti amministrativi; 5 persistenza di pesante tassazione regionale e locale a carico dei nuclei famigliari).
Ora cosa si accinge a proporre implicitamente per la prossima legislatura ligure la destra nazionalpopulista e postmissina? Risposta semplice: nei possibili risultati concreti dei fatti e non delle parole, un monocolore leghista di governo ligure con la Legge Elettorale ligure in vigore i semplici conti della spesa senza neanche ricorrere alle mie simulazioni di voto a computer confermerebbero che la Lega in caso di vittoria ed essendo in quota sestupla rispetto agli altri partiti coalizzati, potrebbe ottenere tutti i Consiglieri Regionali nelle circoscrizioni provinciali eletti con metodo proporzionale 2 a Imperia, 2 a Savona, 2 a La Spezia e 6 a Genova; 12 in tutto che se aggiunti ai 4 consiglieri della Lega indicati verosimilmente nel Listino maggioritario fa in totale 16 Consiglieri su 31, maggioranza assoluta.
Ribadisco che con tale background di presentazione mi ero già convinto di sostenere per le prossime elezioni regionali una aggregazione di liste di centrosinistra, di centro e civiche e avevo già sottolineato che il Partito Democratico aveva dei giovani preparati e coerenti da presentare in candidatura a Presidente.
Con la possibilità avanzata dal Movimento 5 Stelle di una intesa elettorale con tale nostra aggregazione di forze (come nel Governo Conte bis che io personalmente sostengo anche se con dovute riserve e distinguo) potrebbe a mio giudizio configurarsi una situazione concretamente importante di sconfiggere definitivamente alle elezioni regionali liguri i nazionalpopulisti ed i postmissini. Attenzione ho parlato di intesa elettorale e non di coalizione che non sarebbe consentita a statuto dal M5S.
Scendendo nei dettagli tecnici questa base d’intesa potrebbe essere configurata con un Candidato Presidente Regionale di area M5S (o PD), un listino maggioritario composto solo da Candidati esponenti della società civile ed ovviamente tutte le altre liste di Candidati nella quota proporzionale a sostegno del Candidato Presidente.
Per tali motivi l’elettorato di centrosinistra dovrebbe convincersi della possibilità basata su un accordo nazionale e locale anche di considerare l’eventualità di un Candidato Presidente di area M5S.
Io personalmente non avrei nessuna difficoltà a votare in esempio e sempre sullo schematismo di tale intesa un Candidato Presidente del M5S e riferendomi ai credo ottimi risultati di presenza, coerenza e concretezza sul nostro territorio all’unico esponente ligure nel Governo, eletto vincente nel Collegio maggioritario Genova Sestri Ponente alla Camera dei Deputati l’Onorevole Architetto Roberto Traversi Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.






