Ancora un giorno di lezioni all'estero per l'Istituto "G. Ruffini" di Imperia. La delegazione di studenti ed insegnanti ha visitato oggi il campo di concentramento di Sereda, in Slovacchia, vicino a Trnava, la città che li ospita per il progetto Erasmus+ ‘We are all human beings’.
La visita è stata efficace e emozionante. Le guide, appassionate e professionali, hanno fornito spiegazioni storiche, puntuali e dettagliate, sulle tragiche vicende occorse dall'anno 1933 al termine della seconda guerra mondiale, anche grazie al supporto di video, materiali e testimonianze toccanti. Per rispetto verso l'esperienza drammatica di coloro che furono internati nel campo, non è permesso fotografare gli ambienti, se non i luoghi che si trovano all'esterno degli edifici teatro delle barbarie.
Gli studenti hanno lavorato costantemente insieme ai coetanei delle altre 4 nazioni coinvolte (Romania, Spagna, Turchia e Slovacchia), riflettendo sul tema dell'Olocausto e, più in generale, sul rispetto dei diritti umani. È emerso come i più significativi documenti che sanciscono i diritti umani, dalla Dichiarazione Universale dell'ONU alla Carta Costituzionale Italiana, nascano proprio al termine delle devastanti esperienze dell'olocausto e della seconda guerra mondiale, al fine di proteggere le nazioni e le generazioni future da analoghi pericoli.
La lezione di oggi ha illustrato l'importanza dei principi e della memoria storica che gli adulti e la scuola hanno il dovere di difendere e di trasmettere ai giovani, affinché li applichino concretamente nella loro vita quotidiana. Gli studenti hanno saputo cogliere il significato profondo dell'esperienza loro proposta e sintetizzata nel messaggio di una anziana ebrea, sopravissuta all'olocausto: è indispensabile, in ogni tempo, lavorare per la pace fra le nazioni e per il rispetto tra gli individui, affinché ciò che è stato non abbia a ripetersi in altri contesti.