Raccolgo l'invito lanciato dal Presidente Gola di Confindustria Cuneo per proporre le mie idee agli elettori.
E' fondamentale un forte apporto politico che tenga conto della specificità del nostro territorio e dei nostri distretti industriali di montagna nell'ambito del quadro finanziario pluriennale europeo 2021-2027 in corso di discussione.
La realizzazione di “pace, protezione e prosperità” passa attraverso un'azione mirata sulla burocrazia, rapido completamento delle opere viarie e dei trafori (ad esempio Asti Cuneo e Tenda bis) ed una nuova visione della formazione dei giovani, con un'interazione mirata tra scuola ed impresa.
Persone del futuro (formazione) e cantieri di oggi: i problemi del distretto di Cuneo sono speculari alle realtà contigue, specie nelle aree di montagna che come noto producono 250 miliardi di PIL.
Occorre:
-valorizzare le relazioni di prossimità per contenere i costi trasporto merci e persone;
-difendere la delocalizzazione delle produzioni industriali, penso ad alcune fabbriche di componentistica;
- fornire servizi quali scuole ed asili con precedenza ai figli di chi lavora in loco, rafforzare le infrastrutture così intercettando potenziali di sviluppo latenti;
- abbattere il “digital divide”: vorrei favorire i ritornanti in quota;
- potenziare l'export anche grazie ai minor costi ed alla maggior competitività dovuta alla realizzazione di tunnel e strade.
Si pensi che il distretto di Biella ha il 77% di export sulla produzione, la più bassa percentuale di Cuneo è incrementabile. Occorre:
-valorizzare “l'agrifood”: sì al marchio “prodotto di montagna”, il settore è del valore di 9 miliardi di euro;
- abbattere la burocrazia per favorire nuove imprese di giovani;
- fare più bandi inter-territoriali per collaborazione ed interazione tra imprese;
- innovare con sostenibilità ambientale, creare filiere distrettuali e relazioni di prossimità;
- attento monitoraggio e rapido sblocco dei fondi (il solo Fondo Integrativo Nazionale per i comuni montani era di 11 milioni)…
- modernizzare gli impianti di produzione di energia, in particolare idroelettrica: per le esigenze delle industrie e i benefici economici per le comunità, l'interazione anche con altri fonti energetiche e gli incentivi per macro e microimpianti.
Il Piemonte è primo per impianti idroelettrici ed è la terza regione per potenza complessiva: l'incremento di produzione abbatte i costi industriali e favorisce il cittadino.
Stiamo esaminando a fondo il dossier sull'innovazione sostenibile consegnato a febbraio al Ministro Erika Stefani, in Europa la LEGA porterà i frutti del nostro lavoro.
Siamo la terza peggior regione in Italia per quota-popolazione priva di banda larga, è urgente il cablaggio per le zone montane.
Ben vengano alcune risposte Europee in essere: fondi GAL per nuove imprese con più sviluppo e servizi nonché l'approvazione da parte del Parlamento Europeo della cd “Agenda Montagna”.
L'integrazione tra Istituzioni ed Imprese Strategiche è indispensabile dobbiamo vincere le sfide commerciali ed industriali moderne impostando i rapporti - senza l'egemonia dei paesi europei più forti - per competere a livello globale. L'Europa non è solo sacchetti di plastica, roaming, privacy e diritto d'autore, ma accordi strategici e coesione nel rispetto delle specificità.