Politica - 26 aprile 2019, 14:24

Disservizio acqua a Cipressa e San Lorenzo al Mare, dura replica di Filippo Guasco a Rivieracqua "Guasto segnalato da un mese"

Il Presidente del Consorzio Irriguo e Potabile dei comuni di Cipressa e Costarainera auspica inoltre una numerosa partecipazione dei soci all’assemblea convocata per martedì 30 aprile alle ore 20.30 per prendere decisioni in merito a questa annosa questione

Filippo Guasco

Filippo Guasco

“Leggo con non poco stupore le affermazioni di Rivieracqua e dei suoi dirigenti in merito al disservizio di acqua potabile nei Comuni di Cipressa e San Lorenzo al Mare. Premesso che a distanza di anni i dirigenti di Rivieracqua, non hanno ancora  ben chiaro che il Consorzio Irriguo e Potabile dei Comuni di Cipressa e Costarainera del quale sono Presidente, non alimenta il Comune di San Lorenzo al Mare, appare lampante che il disservizio da loro lamentato non riguarda assolutamente utenti in Comune di San Lorenzo al Mare. Mi sembra giusto fare chiarezza, ripercorrendo alcuni accadimenti e spiegare il perché ci sono utenti senza acqua potabile”. Ad intervenire sull’argomento è il Presidente del Consorzio Irriguo e Potabile dei comuni di Cipressa e Costarainera Geom. Filippo Guasco.

“Il 28 marzo – spiega Guasco -, quale presidente del Consorzio Irriguo e Potabile di Cipressa e Costarainera, ho inviato una PEC a Rivieracqua segnalando un elevato consumo nell’utenza N.88 sita nel comune di Costarainera, in Loc. Petachin, dovuta molto probabilmente a una grossa perdita di acqua. Successivamente, il 9 aprile, ho inviato una nuova PEC di sollecito, invitando Riveracqua ad eseguire la riparazione. Non avendo avuto nessun riscontro alle due note, il 23 aprile ho inviato una terza PEC a Rivieracqua, comunicando che, se entro due giorni non avessero provveduto ad eseguire l’intervento di riparazione, avrei ridotto la portata dell’acqua alla fornitura in questione per evitare un continuo spreco di una risorsa pubblica e preziosa. La fornitura di acqua ancorché ridotta come risulta oggi, sarebbe più che sufficiente a sopperire il fabbisogno delle utenze allacciate su tale condotta, se (ovviamente) si fosse provveduto tempestivamente alla riparazione.

La cosa ancora più grave è che l’ultima PEC inviata a Rivieracqua è stata inoltrata  anche al Comune di Costarainera, alla Prefettura di Imperia e all’Amministrazione Provinciale di Imperia, ma nessuno si è preoccupato della vicenda, in primis il Comune di Costarainera. Visto che Rivieracqua vanta un debito con il Consorzio Irriguo che sfiora i 400.000 Euro, pagando a loro piacimento il 30 % del fatturato (relativo alla fornitura d’acqua, potabilizzazione e vettoriamento in quota), credo che permettere anche di non provvedere alle riparazione delle condotte non sia più sostenibile, tenuto anche conto del fatto che Rivieracqua, non avendo ottemperato alla riparazione più volte richiesta, ha creato al Consorzio Irriguo un danno di oltre 4.000 € di acqua riversata sulla strada, solo su questa utenza, per il mese circa cui era presente la perdita.

Se a questi gravi episodi, aggiungiamo il fatto che il Consorzio Irriguo e Potabile  da oltre due anni attende di definire la convenzione con Rivieracqua per stabilire i rapporti e la controparte non è mai stata disponibile a sedersi attorno a un tavolo per modificare insieme la bozza di convenzione che già da due anni ho inoltrato loro, continuo ad essere sempre più preoccupato sulla gestione della società chiamata ad occuparsi dell’acqua pubblica. Mi auguro pertanto che oggi gli operai di Rivieracqua provvedano alla dovuta riparazione evitando di arrecare ulteriore danno economico al Consorzio Irriguo e alla popolazione di Cipressa e Costarainera.

Viste tutte le problematiche in corso tra il Consorzio Irriguo e Potabile dei Comuni di Cipressa e Costarainera e Rivieracqua, mi auguro che i soci del consorzio partecipino numerosi all’assemblea convocata per martedì 30 aprile alle ore 20.30 per prendere decisioni in merito a questa annosa questione. Alla luce di quanto accaduto – conclude il Presidente del Consorzio -, e delle relative responsabilità ben evidenti, diffido Rivieracqua ad attribuire colpe al sottoscritto e la invito ad occuparsi con maggior dedizione al servizio idrico integrato delle acque”.

C.S.

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