Politica - 04 giugno 2018, 17:50

Imperia: 2,7 milioni di euro il budget della Regione per l'agricoltura sociale Oggi un incontro informativo in Provincia

La misura ha un budget complessivo di 2,7 milioni di euro e potrà finanziare, fino a un massimo di 200mila euro a fondo perduto, progetti di cooperazione territoriale tra il settore agricolo e sociale

Imperia: 2,7 milioni di euro il budget della Regione per l'agricoltura sociale Oggi un incontro informativo in Provincia

Progetti di educazione o formazione, terapie assistite anche con l’ausilio di animali (pet therapy), centri diurni per giovani disabili, gestione sociale di aree verdi, inclusione lavorativa rivolta a fasce sociali svantaggiate, giovani in particolari situazioni di disagio e anziani. Sono tra le attività finanziabili dalla misura 16.9 del Psr- Programma di sviluppo rurale 2014-2020 dedicata all'agricoltura sociale, al centro dell'incontro di oggi, nella sede della Provincia di Imperia, organizzato con i Comuni da Regione Liguria in collaborazione con Anci Liguria, alla presenza della vicepresidente e assessore alle Politiche Sociosanitarie Sonia Viale e dell'assessore all'Agricoltura Stefano Mai. 

La misura ha un budget complessivo di 2,7 milioni di euro e potrà finanziare, fino a un massimo di 200mila euro a fondo perduto, progetti di cooperazione territoriale tra il settore agricolo e sociale, che prevedano il partenariato tra imprese agricole e servizi sociali – Asl, Ats, Comuni - con l’obiettivo di realizzare servizi all’interno dell’azienda agricola e abbiano anche caratteristiche di sostenibilità, a garanzia della loro prosecuzione nel tempo.

“Oggi siamo a Imperia a presentare i progetti che riguardano l’agricoltura sociale. – ha spiegato Mai a Imperia News - Voglio precisare che non è assolutamente una moda, forse ogni tanto ci si riempie la bocca di questa agricoltura sociale non sapendo bene esattamente di che cosa si parli. Il mio dovere è informare il territorio, i sindaci, le amministrazioni degli enti locali, le Asl e anche le cooperative sociali e le aziende agricole. In questo incontro che abbiamo organizzato, una serie di attori che saranno protagonisti di questa agricoltura sociale, che non è altro che un modo per andare ad aiutare, a incidere positivamente sulle fasce deboli che attualmente si trovano in alcune occasioni ai margini della società. Noi vogliamo provare a creare, attraverso questa agricoltura sociale, una prospettiva di vita per queste persone. Nella fattispecie si parla di inserimenti lavorativi all’interno di queste aziende, quindi anche un beneficio per le aziende agricole, ma con la possibilità poi che queste persone rimangano in azienda dopo aver imparato il lavoro. Questo è quello che come Regione Liguria cercheremo di fare e di far comprendere. Ovviamente ci sarà un coordinamento regionale che mi vedrà protagonista insieme alle categorie agricole, le aziende, gli operatori del terzo settore, le Asl e quindi la sanità con la mia collega Sonia Viale”.


“Dati i bisogni delle persone, - spiega Sonia Viale - che hanno delle fragilità, delle disabilità, anziani, questo filone del PSR, dell’agricoltura sociale, dà delle opportunità, un incrocio tra offerta da parte delle imprese agricole, e una disponibilità all’accoglienza e tanta richiesta da parte di famiglie e persone di poter vivere autonomamente e in modo indipendente. Pensate all’opportunità di una famiglia che ha un figlio disabile, poterlo portare in un’azienda agricola e fargli fare delle attività, ovviamente compatibili con il suo stato, e per questo il coinvolgimento dell’Asl diventa necessario e anche dei comuni nell’individuazione delle persone. Pensate che straordinaria opportunità legare una caratteristica del nostro territorio, questa forza delle imprese agricole, a domande di aiuto e di accoglienza di tante famiglie”.

Come si interfacciano le Asl con le realtà comunali?

“Questo è un modello che si sta creando ora. Sicuramente ci sono già dei modelli collaudati che sono il REI e il dopo di noi, quindi già comuni e Asl tra di loro lavorano per individuare e accompagnare i bisogni delle persone, quindi questa modalità sarà sicuramente utilizzata anche in questa occasione”.

“Importante incontro sul territorio – ha dichiarato il presidente della Provincia Fabio Natta a Imperia News - con i sindaci, con gli amministratori da parte di Regione Liguria, Provincia, Anci e Asl per illustrare e spiegare bene il progetto, una misura PSR, la 16/09 che va a partire ed è un progetto che riguarda la cosiddetta agricoltura sociale. È un progetto concreto che dovrà vedere il rapporto stretto tra Asl e comuni per andare a costruire o recuperare, per meglio dire, un qualcosa che forse nei nostri territori c’è sempre stata: la solidarietà sociale, il coinvolgimento delle fasce cosiddette deboli, e per deboli intendo tante categorie, nell’agricoltura. È storia dei nostri borghi, dei nostri paesi e delle nostre città, che chi era in difficoltà veniva in qualche modo coinvolto nella vita agricola che era poi l’economia basilare del territorio. Oggi questo lo si ripropone con gli schemi del 2018, quindi attraverso programmi strutturati e non finanziamenti a pioggia per andare ad aiutare e avere arricchimento, coinvolgerli socialmente e farle appartenere a pieno titolo alla comunità le fasce deboli, penso agli anziani, ai nuovi poveri, ai giovani disoccupati, ai migranti, ai disabili. Insomma le fasce deboli sono purtroppo tante e attraverso progetti di agricoltura sociale possono trovare un inserimento e possono dare un valore aggiunto alla comunità”.

Stefano Mai oggi a Imperia ha partecipato anche alla tavola rotonda sulla viticoltura che si è svolta alla Camera di Commercio.

“La viticoltura in Liguria sta andando molto bene e sono soddisfatto anche per la crescita che stanno facendo le singole aziende, però non è il momento di stare seduti sugli allori. Stiamo vincendo moltissimi premi e moltissimi riconoscimenti. Penso che non siamo più secondi a nessuno, però questo momento è da cavalcare assolutamente, quindi da organizzarci. Attraverso questo incontro che abbiamo organizzato nell’imperiese, invitando le aziende vitivinicole dell’imperiese e del savonese, cerchiamo di capire quali sono le prospettive future di questo settore. Abbiamo delle occasioni più uniche che rare, rappresentate per esempio dall’enoturismo, questa nuova forma di agricoltura e turismo messi insieme, che penso sia un connubio che sfrutteremo sicuramente moltissimo in questi anni e che sarà una risorsa importantissima per le nostre aziende. Cerchiamo di vendere i nostri prodotti insieme al nostro territorio. Questo penso che sia qualcosa che deve essere comunicato nel modo corretto, poi ovviamente incontrando gli operatori del settore cerchiamo di capire anche quali sono le loro esigenze a livello di marketing territoriale, quali sono le loro prospettive future e a che paesi sono interessati, perché in questo modo cercheremo anche di indirizzare la politica regionale verso mercati, quindi accompagnando le nostre aziende verso mercati interessanti. Io sono molto soddisfatto di questo settore, riconosciuto a livello nazionale e credo che potremo fare dei bei numeri in questi anni”.

Francesco Li Noce

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