Nuovo passo avanti nell’inchiesta giudiziaria su Rivieracqua. Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Imperia ha disposto il rinvio a giudizio per Massimo Donzella, Sonia Balestra e Gabriele Saldo, ex vertici della società pubblica nata per la gestione del servizio idrico integrato nella provincia.
Il procedimento trae origine dall’indagine sulla gestione amministrativa e contabile della società tra il 2015 e il 2017. I tre imputati devono rispondere, a vario titolo, di falsificazione di bilancio e aggravamento della crisi finanziaria. Secondo l’accusa, nei conti sarebbero stati iscritti crediti inesistenti per circa 2,7 milioni di euro e omesso un debito verso la Provincia di Imperia superiore agli 800 mila euro.
Al centro del processo c’è in particolare il bilancio 2016, che – sempre secondo la Procura – avrebbe dovuto chiudersi con una perdita di circa 2,3 milioni di euro, ma venne invece approvato con un utile di poco più di 2.000 euro, risultato ottenuto attraverso operazioni contabili ritenute irregolari. Una rappresentazione dei conti che, per l’accusa, avrebbe mascherato la reale situazione economico-finanziaria della società, compromettendo la trasparenza nei confronti degli enti pubblici soci.
L’indagine, riaperta nel 2024, ha portato prima all’avviso di conclusione delle indagini e ora al rinvio a giudizio, segnando una nuova fase giudiziaria per una vicenda che ha avuto rilevanti ricadute politiche e istituzionali. Donzella, oggi assessore comunale, Balestra, recentemente nominata consigliera del Casinò Municipale, e Saldo, ex dirigente ed ex consigliere regionale, si erano dimessi dai rispettivi incarichi in Rivieracqua nel 2017, all’indomani delle prime contestazioni.
Spetterà ora al tribunale accertare le responsabilità penali degli imputati e fare piena luce sulla gestione di una società strategica per il territorio imperiese.