Accadde Oggi - 24 dicembre 2025, 07:03

ACCADDE OGGI, 24 DICEMBRE 1980. Troppo traffico pesante in città: il Comune guarda a Barcheto per la costruzione dell’autoporto

“Vicino a Statale 28 e casello Autofiori per eliminare l’accesso in centro”

Traffico e smog del centro città, dovuto in gran parte al continuo transito di tir e mezzi pesanti, preoccupa non poco cittadini e amministratori. 

L’intasamento delle strade a mare di Imperia, in primis lungomare Amerigo Vespucci che unisce i due bacini portuali di Oneglia e Porto Maurizio, appesantisce una circolazione che già di suo conto non gode di grande fluidità, vista e considerata la mancanza di strade alternative. Il continuo flusso di tir che arrivano nel capoluogo per le operazioni di controllo alla dogana principale, se dal punto di vista economico è un plus, da quello del traffico costituisce un fattore certamente negativo.

Sulla definitiva soluzione del problema sono tutti d’accordo: operatori portuali, agenti doganali, urbanisti. Serve come un autoporto al quale possano far capo tutti i mezzi pesanti, senza però inserirsi nel traffico cittadino. I problemi nascono, però, quando si deve indicare la zona dove costruirlo. La zona a mare è già intasata e non offre spazi o alternative di sorta. Restano le due valli a nord di Porto Maurizio e di Oneglia

La prima, la Val Prino, è stata destinata dal piano regolatore allo sviluppo turistico e residenziale, con qualche, peraltro limitato, insediamento industriale. Le aree disponibili e non ancora impegnate sono dunque pochissime. Resterebbe quindi la Valle Impero, dove già ci sono insediamenti industriali e grandi magazzini di stoccaggio, uno dei quali inserito nella catena del freddo per il deposito e commercio all’ingrosso di generi congelati e surgelati. Gli occhi dell’amministrazione comunale sono puntati su una vasta area nei pressi di Barcheto, ritenuta idonea per risolvere il problema in modo rapido e poco costoso, anche perché non lontana dallo sbocco di Imperia Est dell'Autofiori

Contro questa soluzione, come contro ogni altra si voglia proporre, c’è il probabile congestionamento da traffico eccessivo della Statale 28 del Colle di Nava e delle strade cittadine che attraversano Oneglia in direzione nord-sud. Insomma, far conciliare attività come turismo, industria e intenso movimento portuale non sarà mai facile, anche se una decisione, in un senso o nell’altro, magari anche scontendando qualche categoria, occorrerà pur prenderla, a breve.

Giorgio Bracco