Imperia prova a cambiare marcia, o meglio, a ritrovare quella di una volta. Dopo anni di sensi unici e rivoluzioni viabilistiche che hanno fatto discutere (e non poco) residenti e pendolari, sembra che il vento stia cambiando.
Con l’apertura del doppio senso di marcia sull’Argine Destro, la città tenta di dare una boccata d’ossigeno al traffico congestionato tra Oneglia e Porto Maurizio. Il ritorno alla configurazione "storica" dell’Argine Destro non è solo una questione di nostalgia, ma di praticità quotidiana. Evitare giri infiniti per spostarsi di poche centinaia di metri significa meno tempo in coda, meno stress e, non ultimo, un risparmio di carburante.
L’obiettivo dell’amministrazione sembra chiaro: fluidificare i collegamenti principali per evitare che le arterie centrali diventino un imbuto senza uscita. Ma se la Destra piange (di gioia), la Sinistra aspetta. La domanda che circola tra i tavolini dei bar e nelle discussioni sui social è una sola: "E l’Argine Sinistro seguirà a ruota?". L'augurio di gran parte della cittadinanza è che si possa arrivare a un ripristino totale. Un Argine Sinistro a doppio senso completerebbe il cerchio, restituendo a Imperia una viabilità più intuitiva e speculare.
Tuttavia, la sfida non è banale e bisognerà valutare se la carreggiata, tra parcheggi e nuovi inserti urbani, permetta il transito sicuro in entrambi i sensi. La nuova Imperia, più votata alla mobilità sostenibile e alla pista ciclabile, deve trovare un equilibrio tra le esigenze delle auto e quelle dei pedoni. La speranza è che questi cambiamenti non siano solo esperimenti isolati, ma parte di un piano logico che metta fine ai labirinti di asfalto. Se l’esperimento dell’Argine Destro darà i frutti sperati in termini di tempi di percorrenza, è probabile che la pressione popolare e le necessità tecniche spingano per fare lo stesso anche sull'altra sponda del torrente Impero.