Un’onda di sorrisi, colori e oltre 70 bambini ha trasformato la sede della Croce Bianca di Imperia, in viale della Rimembranza, in un vivace villaggio di Natale.
L’iniziativa, nata da un’intuizione del Gruppo Giovani, è stata resa possibile grazie a un’impeccabile sinergia che ha coinvolto tutte le anime dell’associazione: dai volontari storici ai ragazzi del Servizio Civile, fino ai dipendenti. Un successo che conferma la missione profonda della Croce Bianca: essere un punto di riferimento sociale e umano, oltre che sanitario.
"Vedere la sede gremita di famiglie, con una significativa partecipazione anche di cittadini stranieri, ha dimostrato quanto l’associazione sia radicata nel tessuto multiculturale della città -dichiara il presidente Roberto Trincheri-. È stato emozionante rispondere alle curiosità dei genitori sul lavoro quotidiano dei militi, trasformando un momento di festa in un’occasione di autentica vicinanza tra la cittadinanza e chi, ogni giorno, indossa la divisa per aiutare il prossimo".
Tra i tanti momenti della giornata, uno in particolare ha colpito tutti i presenti. Un bambino, stringendo la mano della mamma, ha chiesto con curiosità:
“Ma quando chiudete?” Alla risposta dei militi – “Noi non chiudiamo mai” – il piccolo, emozionato, ha esclamato: “Allora vengo a trovarvi tutti i giorni!” Un dialogo semplice e innocente che ha generato un momento di silenzio e riflessione tra i genitori. Ha ricordato a tutti che, mentre la città festeggia, c’è sempre qualcuno in divisa pronto a partire. Una realtà spesso data per scontata, ma che ieri, attraverso gli occhi di un bambino, ha toccato il cuore delle famiglie presenti, rendendo tangibile il valore del servizio che la Croce Bianca Imperia, insieme alle altre associazioni del territorio, garantisce alla comunità.
Un altro momento significativo della giornata è stata la “scommessa” vinta dai formatori della Croce Bianca. Con un linguaggio semplice e tanta pazienza, hanno mostrato le manovre salvavita a bambini di appena 5 e 6 anni. Insegnare ai più piccoli l’importanza del Numero Unico di Emergenza, cosa dire al telefono e, soprattutto, cosa non fare in caso di pericolo, è un investimento sul futuro. L’attenzione quasi solenne con cui ascoltavano e l’entusiasmo nel voler provare le manovre hanno dimostrato che non si è mai troppo piccoli per imparare a essere cittadini responsabili.
“Questa è la seconda delle tre tappe dedicate ai più piccoli, dopo Babbo Natale nelle scuole. Tutto questo è possibile solo grazie al lavoro incessante di un gruppo che ama profondamente il nostro sodalizio. Persone che lanciano idee, spesso slegate dal puro soccorso, e che noi del Consiglio Direttivo abbiamo il dovere di supportare per mantenere viva l’associazione", prosegue Trincheri.
Il prossimo appuntamento natalizio è il 24 dicembre, dalle 10, sotto i portici di Oneglia. Il Babbo Natale della Croce Bianca sarà con i volontari per foto, caramelle e per raccogliere le ultime letterine.