"Non tirate troppo la corda: i giovani non tollerano più la strafottenza di questa politica". È un atto d’accusa durissimo quello che arriva dal consigliere comunale del Partito Democratico Ivan Bracco sul caso del cosiddetto concorsone tra Provincia e Comune, che sta sollevando indignazione e polemiche tra i cittadini. Nel mirino finiscono gli esiti della selezione pubblica che vede tra i vincitori la moglie di un assessore del Comune di Imperia, un’assessora attualmente in carica a Ventimiglia e diverse figure orbitanti negli staff politici e amministrativi del centrodestra imperiese e ventimigliese. Una situazione che, pur in assenza (per ora) di rilievi penali, solleva interrogativi pesantissimi sul piano dell’opportunità e della trasparenza.
"Il problema – sottolinea Bracco – non è più solo giuridico, ma è etico e morale. Per l’ennesima volta l’esito di un concorso pubblico alimenta dubbi. Sono certo che tutti i concorrenti abbiano vinto per le loro capacità, ma qui non è in discussione il merito personale. Entra in gioco l’opportunità di partecipare a un concorso di un Ente pubblico con il quale si hanno rapporti politici e amministrativi strettissimi". Secondo il consigliere dem, chi ricopre ruoli politici o è direttamente legato a chi amministra dovrebbe fare un passo indietro proprio per tutelare la credibilità delle istituzioni. "Se davvero si vuole essere trasparenti ed esenti da sospetti, dicerie e malumori, è opportuno evitare queste situazioni. Altrimenti il messaggio che passa è devastante".
Un messaggio che, per Bracco, colpisce soprattutto le nuove generazioni. "Questa politica sembra fare apposta a comportarsi così, costringendo i pochi cittadini ancora interessati ad allontanarsi dalla vita pubblica. Tanto sono tutti uguali, tanto fanno tutto tra di loro, tanto vincono sempre quelli che devono. È un sentimento pericoloso, che mina la fiducia nelle istituzioni".
Il passaggio più amaro riguarda proprio i giovani: "Sono molto triste perché fatti come questi colpiscono nell’anima più profonda i nostri ragazzi, quelli che studiano, si impegnano e sperano in un futuro migliore. La mia battaglia, che da molti viene vista come esagerata e fuori luogo, oggi dimostra quanto la trasparenza e l’opportunità politica nella gestione della cosa pubblica debbano essere ferree, senza se e senza ma".