Dopo la presentazione, nell'ultima seduta di consiglio comunale, degli interventi per due milioni di euro destinati alla messa in sicurezza idraulica del Caramagna, insieme all’intervento da 1,1 milioni per la riqualificazione della barra fociva alla foce del torrente, il capogruppo di Imperia Senza Padroni, Luciano Zarbano, solleva interrogativi . Le domande, puntano dritte all’assessore ai Lavori pubblici, Gianfranco Gaggero, chiamato a chiarire alcune presunte coincidenze che, secondo Zarbano, sarebbe opportuno dissipare.
Il capogruppo domanda, infatti, se corrisponda al vero che l’assessore possieda terreni a Caramagna, proprio nell’area oggi classificata come esondabile e interessata dal primo lotto degli interventi idraulici.
E chiede anche se gli interventi di manutenzione straordinaria dell’alveo e degli argini, insieme alla riqualificazione della barra fociva, comprendano la zona antistante i “Granatini”, dove si prevede progetto capace di 23 unità immobiliari con 30 posti auto privati e la realizzazione di un parcheggio pubblico per 16 posti auto, con costi a carico del privato, con un incremento degli standard urbanistici minimi di legge, fissati in 370 metri quadrati, che vengono incrementati a 530 metri quadrati.
"Una risposta chiara aiuterebbe a far tacere le male lingue”, afferma Zarbano, alimentando un dibattito già rovente. Durante la presentazione in Consiglio, Gaggero ha illustrato il piano che prevede, nel 2026, lavori per due milioni di euro in due anni, finalizzati a eliminare la zona rossa in un’area più volte colpita dalle esondazioni ma considerata strategica per lo sviluppo artigianale e industriale, anche in vista del completamento dell’Aurelia Bis. A questi si aggiungono gli ulteriori 1,1 milioni di euro destinati alla riqualificazione della barra fociva.