Calcio - 05 dicembre 2025, 10:35

Quando Nicola Pietrangeli giocò al "Nino Ciccione" di Imperia

Il racconto del nostro Stefano Sciandra protagonista in campo con il grande tennista scomparso

Era sabato 21 novembre 1987. Una data che non posso dimenticare e che fa parte di uno dei momenti indelebili nella mia vita e nella mia carriera di sportivo e di giornalista sportivo. Quel giorno al "Nino Ciccione" di Imperia era in programma una partita amichevole tra il CRAL del Comune di Imperia e la Nazionale TV. Un match che si disputò davanti a spalti gremiti. Io ebbi la grandissima fortuna, in quell'occasione, di avere come compagno di squadra Nicola Pietrangeli. All'ultimo istante ci fu il forfait del portiere che era stato annunciato nei giorni precedenti, e che avrebbe dovuto difendere i pali della nazionale TV. Si era vociferato a lungo un nome importante, quello di Enrico Albertosi. Il CRAL del Comune di Imperia aveva due portieri. Uno ero io, l'altro l'amico, purtroppo recentemente scomparso, Gualtiero Biondi. Alla fine decidemmo che Gualtiero avrebbe difeso la porta del CRAL e io quella della nazionale TV. Così mi ritrovai a giocare con Ezio Greggio, Corrado Tedeschi e lo stesso Nicola Pietrangeli. In questi giorni il golden boy del calcio italiano, Gianni Rivera, ha dichiarato alla TV di stato che quando conobbe Pietrangeli, lo stesso gli disse: "Sei stato fortunato che ho scelto di fare il tennista e non ho continuato a giocare a calcio, altrimenti oggi nessuno parlerebbe di te". Una frase  che mi ha riacceso la lampadina della memoria. Durante l'intervallo di quella partita, durante il thè dissi a Nicola: con i piedi che hai saresti stato un grande centrocampista in Serie A. Quando incontri un campione del genere ti rendi conto che qualunque sport avesse praticato sarebbe stato una eccellenza. L'incontro, diretto dall'arbitro Luigino Dellerba, terminò per la cronaca 1-1 (Greggio su rigore per la Nazionale TV), e finì pari anche dopo i calci di rigore 5-5, con un errore per parte e con io che respinsi proprio il rigore conclusivo calciato dall'amico Massimo Calzia. Buon viaggio Nicola. 

Stefano Sciandra