Passano poche ore dall’eliminazione in semifinale di Coppa e il Caramagna è di nuovo in campo lunedì 1 dicembre, a Roverino, per riprendere la gara sospesa contro l’Airole dopo il brutto infortunio occorso ad Abbo. Si riparte dallo 0–0 e si gioca solo il secondo tempo, trenta minuti secchi.
Di fronte, un’Airole reduce dalla qualificazione alla finale di Coppa e sicuramente in fiducia, dall’altra parte un Caramagna che ha ancora addosso il peso emotivo della battaglia del Pala Blandino, ma che dimostra che non vuole mollare nulla. La decide un lampo, un colpo d’autore: Enrico Costa, ribattezzato dallo spogliatoio “il Modrić del futsal”, trova l’angolo buono e sblocca una gara che sembrava destinata a essere risolta proprio così da un dettaglio, dato il sostanziale equilibrio tra i due.
L’altro nome della serata è quello del portiere Moraglia, protagonista di una serie di interventi che tengono il Caramagna aggrappato al vantaggio e permettono ai suoi di resistere al ritorno dell’Airole. Il fischio finale dice 0–1 Caramagna.
Il Caramagna sale a quota 9 e aggancia al comando la MACS di Marco Ameglio, costruendo le fondamenta per una classifica in cui la squadra di Bianco vuole esserci fino in fondo.Il tecnico, ancora carico ma lucido, lo sintetizza così: “Dopo la semifinale non c’è stato nemmeno il tempo di rifiatare. Era una gara difficile, contro una squadra che conosciamo bene e che veniva da un grande risultato. Ma i miei hanno risposto da uomini. Abbiamo giocato un buon secondo tempo e l’abbiamo spuntata con un gol da fuoriclasse e con le parate di Moraglia. Sono tre punti importanti”.
Poi lo sguardo si sposta subito in avanti: “Il campionato è lunghissimo, essere davanti fa piacere ma non cambia la nostra mentalità. Ora testa a venerdì: arriva alle 21 al palazzetto di Imperia l’Onegliese e vogliamo confermarci. L’obiettivo è rimanere in alto”.