Come era prevedibile, in democrazia vince la maggioranza. E Dolcedo avrà il Presidente del Consiglio Comunale pur avversato con il voto contrario dell’opposizione. Una nomina del tutto nuova per il piccolo centro della val Prino, una istituzione democratica non obbligatoria ma prevista per i centri abitati con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. E, vista la obbligatoria messa al voto della nomina, la minoranza del leader dell’opposizione Piergiorgio Gandolfo non si è lasciata sfuggire l’occasione più che legittima di votare a sfavore di quella decisione. “Abbiamo valutato questa opportunità – spiega il sindaco Giuseppe Rebuttato – e vorremmo che rappresentasse un forte segnale di condivisione con tutte le forze politiche per il bene del paese”.
Insomma, nessun intento discriminatorio nei confronti della minoranza consiliare che, a quanto pare, forse ritiene l’iniziativa inutile se non negativa. Forse, perché Gandolfo più volte contattato non ha mai risposto e, quindi, non ha mai voluto spiegare la posizione della minoranza. “Conosco l’avversità a questa carica da parte di Gandolfo – spiega il sindaco –. La ritiene inutile e poco opportuna quale figura amministrativa mentre si tratta di una figura di garanzia e deve aver il compito di facilitare i lavori consiliari”.
Rimane comunque un altro elemento che viene calato da parte dell’opposizione, respinto da Rebuttato. “Non si può accusarci di spreco di risorse finanziarie soprattutto da parte di Gandolfo – contesta il sindaco –. Durante il suo mandato, dal ’99 al 2014, erano stati nominati ben quattro assessori mentre, per gli stessi compiti, nella mia amministrazione sono soltanto due, rispetto ad allora con notevoli risparmi”.