Sono 13.507 le aree franose presenti in Liguria, di cui 2.464 nell'Imperiese. Il dato, riportato dall'Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani (IFFI) realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è emerso durante l’audizione del procuratore capo Nicola Piacente e dell’aggiunto Federico Manotti davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, riunita in Prefettura a Genova e presieduta da Pino Bicchielli.
La provincia di Imperia conta 2.464 aree franose, 6.030 casi si registrano nel territorio di Genova, 2.742 in quello della Spezia e 2.271 in provincia di Savona. Nel corso dell’incontro i carabinieri forestali hanno anche ripercorso i principali eventi alluvionali avvenuti dal 1970 al 2018.
Piacente e Manotti hanno illustrato le inchieste avviate a partire dal 2018, tra cui quelle sui crolli delle dighe di Rapallo e Santa Margherita provocati dalla mareggiata di fine ottobre, il cedimento del cimitero di Camogli e altri episodi verificatisi negli ultimi anni nel territorio genovese.
Sono state inoltre segnalate problematiche nelle cave della Valfontanabuona, dove il materiale di lavorazione non smaltito correttamente può creare difficoltà legate al dissesto idrogeologico in caso di piogge.