Accadde Oggi - 26 novembre 2025, 07:01

ACCADDE OGGI, 26 NOVEMBRE 1981, Ponte di Garbella a rischio crollo: Aurelia spezzata in due per sei mesi

Code, proteste, disagi e la tragedia del guado “maledetto”

Il ponte di Garbella, sull’Aurelia, che collega il capoluogo a San Lorenzo al Mare, resterà chiuso per almeno sei mesi. Il cavalcavia, dopo un’accurata indagine statica, sarebbe infatti a rischio di crollo. Per le prime due settimane, il traffico sarà deviato, in entrambi i sensi, verso l’interno, lungo via Ballestra. Nel frattempo, l’Anas si impegnerà a realizzare, nel tempo record di una decina di giorni, una sorta di bypass, un guado che potrà essere attraversato anche da bus e mezzi pesanti.  Anche la linea di trasporto pubblico subirà modifiche, visto che il percorso sarà per forza di cose allungato. La soluzione del guado è stata ritenuta l’unica in grado di limitare i problemi alla circolazione dell’unica arteria di collegamento, eccezion fatta per l’Autofiori, tra Imperia e Sanremo.  

Il passaggio sarà costruito con una struttura metallica, coperta poi con un "rilevato" di terra e pietrisco – precisano dall’Anas di Genovasi tratta di un sistema già collaudato in casi analoghi e che ha sempre dato buoni risultati. Il ponte pericolante verrà demolito. Sarà rifatto ex novo, con una spesa di alcune centinaia di milioni di lire”.
Un intervento che richiederà non meno di seo mesi di lavori. La soluzione di ripiego che si sta adottando, con il terrapieno a una decina di metri dal ponte sul torrente Prino, sta però già creando dubbi e perplessità. Dovrà essere agibile per un tempo abbastanza lungo, che copre tutta la stagione invernale. Che cosa accadrà se cadranno piogge abbondanti? Senza parlare di alluvioni, c'è il rischio che a monte del guado, trasformato in una specie di diga), si accumuli molta acqua, con possibili, drammatici straripamenti. 
Lo terremo sotto stretta sorveglianza, in caso di forti precipitazioni”, rassicurano dall’Anas.

La deviazione per tornare sull'Aurelia passerà dunque obbligatoriamente da Piani, a senso unico alternato. Gli utenti dei bus dovranno effettuare un trasbordo, dopo aver percorso a piedi un buon  centinaio di metri. Per il traffico da e per Sanremo, il consiglio dell’Anas è di servirsi dell'autostrada.  
I pedoni, a  quanto pare, potranno, almeno in un primo tempo, transitare sul ponte pericolante. Secondo indiscrezioni, l’abbassamento del ponte si sarebbe intensificato negli ultimi tempi: si parla di diversi centimetri, rendendo pericoloso il passaggio di auto ma, soprattutto, bus e camion. Tra Imperia e Sanremo, dunque, il traffico intermedio verrà dirottato su Piani, con una deviazione di circa quattro chilometri. Quello da da e per Sanremo, sull'autostrada. Le spie diagnostiche indicano che il cedimento è destinato a proseguire.  

P.S.: sei mesi dopo, grazie al nuovo ponte sul Prino, il traffico tornerà finalmente alla sua normalità. L’opera costerà quasi 180 milioni di lire. L'impresa Bertolo di Riva Ligure completerà i lavori e a fine maggio 1982, poco dopo le 7, la circolazione sull’Aurelia riprenderà, in entrambi i sensi di marcia. Via il semaforo, che per sei mesi aveva provocato un notevole rallentamento del traffico in entrata e in uscita dalla città in direzione Sanremo, con code a volte chilometriche. Scomparirà anche il guado realizzato a pochi metri di distanza per consentire il passaggio del traffico pesante e delle auto. Non si cancellerà, purtroppo, il ricordo della tragica morte di Romolo Zamboni, 48 anni, infermiere all’ospedale di Costarainera, travolto dalla piena del Prino mentre transitava in auto proprio sul guado provvisorio, in compagnia di una collega di lavoro, che si era salvata. La sciagura la sera della vigilia di San Silvestro. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. I lavori di ricostruzione verranno portati a termine a tempo di record. Il primo colpo di piccone, infatti, era datato primi di inizio. Dopo quattro mesi il transito sarà ripristinato.

Giorgio Bracco