Fabio Natta, vicepresidente di Anci Liguria e coordinatore dei piccoli Comuni nell’ambito dell’associazione, è ospite nei nostri studi di via Schiva a Imperia per approfondire contenuti e conseguenze della nuova legge sui Comuni montani, tema centrale per gran parte del territorio imperiese. L’intervista arriva all’indomani dell’approvazione, da parte dell’Assemblea provinciale dei sindaci, dell’ordine del giorno che chiede una revisione attenta e inclusiva dei criteri di classificazione.
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Natta spiega come il riconoscimento dello status di Comune montano "non sia una mera definizione amministrativa, ma un elemento determinante per la sopravvivenza e la vitalità dei centri dell’entroterra. Tale classificazione consente infatti di mantenere presidi scolastici e sociosanitari, di accedere a importanti agevolazioni fiscali e di usufruire di incentivi per la ristrutturazione delle abitazioni, strumenti indispensabili per contrastare lo spopolamento e favorire la permanenza delle famiglie. Inoltre, la normativa sostiene l’accesso al lavoro agile e premia le politiche di tutela del territorio e della biodiversità, contribuendo a mitigare i rischi di dissesto idrogeologico e il problema dell’accessibilità".
Al contrario, la mancata classificazione rischia di generare effetti profondamente negativi: perdita di servizi, minore attrattività per residenti e lavoratori, indebolimento del tessuto sociale e accelerazione del fenomeno dello spopolamento. Tutto ciò andrebbe in direzione opposta agli obiettivi dichiarati della riforma, orientata a rafforzare la resilienza delle comunità montane e a promuovere lo sviluppo sostenibile dell’entroterra.
Nel corso dell' intervista, Natta sottolinea "la necessità di adottare criteri più rispondenti alla realtà geografica e socio-economica dei piccoli Comuni liguri, affinché nessun territorio venga penalizzato da parametri troppo rigidi o non adeguati alle peculiarità locali. Una questione che, per l’Imperiese, rappresenta molto più di un tema tecnico: è una sfida strategica per garantire futuro e servizi alle comunità montane".
(video Marco Ausenda)