Attualità - 17 novembre 2025, 15:33

Qualità dell’amministrazione comunale: Imperia è 91° nella classifica nazionale

L'indice Maqi del Sole24Ore misura le caratteristiche tecniche, politiche e gestionali dei Comuni italiani

Secondo il nuovo Indice della qualità dell’amministrazione comunale (Maqi), che misura le caratteristiche tecniche, politiche e gestionali dei Comuni italiani, Imperia si colloca al 91° posto. Questo posizionamento la pone nella fascia medio-bassa della classifica, con un punteggio di 104,08 nel triennio 2021-2023.

L'indice aggrega 11 indicatori statistici suddivisi in tre dimensioni (strutturali, comportamentali e finanziarie) fondamentali per valutare la performance dei governi locali.  Lo studio, realizzato da un team di ricercatori in statistica applicata alle scienze sociali, e rielaborato dal Sole24Ore, utilizza dati pubblici annuali forniti da fonti certificate e raccolti a partire dal 2001. Al vertice della classifica Maqi emergono Sondrio, Savona e Genova, mentre al fondo troviamo Catania, Agrigento e Isernia.

L’indice Maqi non valuta direttamente i servizi offerti ai cittadini, ma fotografa le caratteristiche interne dell’amministrazione comunale, suddivise in tre dimensioni principali. La prima è la qualità della macchina amministrativa: numero e formazione dei dipendenti, turnover e assenteismo. Qui i capoluoghi più virtuosi sono Aosta, Milano e Ragusa; le peggiori Caltanissetta, Trani e Catania. Aosta è il Comune capoluogo con il minor assenteismo (10 giorni per dipendente), Caltanissetta invece tocca le 41 assenze in media per impiegato. La seconda è la leadership e le caratteristiche strutturali: istruzione del sindaco e degli altri rappresentanti, parità di genere negli organi politici e la quota di amministratori con profili white-collar. I politici con più anni di studio alle spalle si trovano a Crotone (18 anni, contro una media di 14 nei 7mila Comuni presi in esame). Infine, la gestione finanziaria e l'efficacia operativa: capacità di spesa e riscossione, quota di investimenti in bilancio, rigidità della spesa. Qui emergono le differenze tra Nord e Sud, gli ultimi tre posti sono di Trapani, Agrigento e Isernia mentre ottengono il podio Bergamo, Bolzano e Cuneo.