Mancano poche ore al fischio d'inizio e l'attesa per il derby “Riviera-Valbormida” sta raggiungendo il punto di ebollizione. Domenica, alle ore 15:00, lo stadio 'Nino Ciccione' non sarà solo un campo da gioco, ma il palcoscenico di una vera e propria resa dei conti tra due formazioni che hanno un disperato bisogno di punti e di orgoglio. A catalizzare l'attenzione è la missione della Cairese. I gialloblù arrivano dalla Val Bormida con il peso di una classifica che urla emergenza: un quindicesimo posto con appena nove punti non rende giustizia al potenziale della squadra. L'obiettivo è chiaro: fare risultato per voltare pagina e allontanarsi al più presto dalla zona calda. L'ultima domenica è stata amara. La sconfitta per 2 a 1 contro il Sestri Levante, seppur onorevole, ha lasciato il segno e la voglia di rivalsa è palpabile in ogni allenamento.
Il derby è il palcoscenico perfetto per trasformare la frustrazione in grinta. Mister Floris è l'ago della bilancia. Nonostante la consapevolezza che "la trasferta al Ciccione non è certo una passeggiata" – un eufemismo per definire l'ambiente caldo che si preannuncia – l'allenatore infonde fiducia nei suoi giocatori. “In partite come queste, conta meno lo schema tattico e più la determinazione: servirà un cuore grande e una prestazione al limite dell'eroico per superare l'ostacolo”.
L'avversario, che gioca tra le mura amiche di Imperia, condivide la necessità di riscatto, essendo anch'esso reduce da una sconfitta. Questa condizione paritaria garantisce che entrambe le squadre scenderanno in campo senza calcoli, pronte a darsi battaglia su ogni pallone. Storicamente, il derby Riviera - Val Bormida non è solo un confronto tecnico, ma una sfida di campanili, un duello che trascende la categoria.
I tifosi sono pronti a infiammare gli spalti del Ciccione, creando quel clima ostile e allo stesso tempo elettrizzante che può esaltare o spezzare i nervi dei giocatori. Per la Cairese, le chiavi del successo risiedono nella capacità di mantenere alta la concentrazione, capitalizzare ogni occasione e soprattutto, resistere alla pressione iniziale dell'avversario. Un gol nei primi minuti potrebbe cambiare l'inerzia della partita.
Dunque sarà un match "tutto da vivere", come si dice in questi casi. Non solo per i tre punti, ma per l'onore, per i tifosi che credono nel sogno della salvezza e per la possibilità di cancellare la parola "scomoda" dalla loro posizione in classifica. Il fischio di domenica non darà il via a una semplice partita, ma a una lotta per la sopravvivenza sportiva.