Un minuto di silenzio prima delle partite degli Under 12, riuniti al raggruppamento della Fontanassa di Savona, ha ricordato Giuliano Mascheroni, tecnico di 66 anni, figura storica del rugby ligure, morto a seguito delle lesioni subite nell’aggressione avvenuta a Ventimiglia il 26 ottobre scorso.
Il funerale si è svolto, ieri, sabato 8 novembre nella basilica di San Maurizio a Imperia, gremita di amici, colleghi e atleti. Sul feretro è stato deposto il vessillo dell’Imperia Rugby, la società che lo ha omaggiato anche con una corona di fiori. Durante la cerimonia, nell'omelia, monsignor Lucio Fabbris ha scelto una metafora sportiva per consolare i presenti:
“La vita è una lotta dura, e molte delle cose che Dio mette in essere possono sembrare misteriose e incomprensibili, ma l’importante è schiacciare la palla in meta. Ed è forse quello che ora sta facendo Giuliano.” Tra i tanti ricordi, quello commosso dell’amico Gianfranco Miotti, che ha voluto sottolineare la passione, la dedizione e la generosità di Mascheroni, esempio per generazioni di giovani rugbisti: "Ti abbraccio forte, amico mio , e sono convinto che di là troverai finalmente un po’ di serenità. Potrai riabbracciare la tua amata Patrizia , e tutti i nostri compagni di squadra che, come te, ci hanno salutato , ma sempre troppo presto , Carletto, Alvaro, Gaetano , Marco Trumo’, Zorba ……e tutti gli altri. Vai July,non voltarti più, sei in meta. Cia Grandissimo uomo e amico".
Dopo la cerimonia, la salma è stata accompagnata al cimitero di Roverino, a Ventimiglia, dove Giuliano Mascheroni riposa accanto alla compagna Patrizia La Marca, scomparsa tragicamente nel 2023.