Attualità - 05 novembre 2025, 18:31

Progetto del waterfront di Imperia, la Regione chiede integrazioni al Consorzio Stabilimenti Balneari

Evidenziato come il progetto continui a mancare di una "visione della sistemazione del litorale nel suo complesso"

Per la sistemazione del litorale di Porto Maurizio la Regione Liguria chiede integrazioni al masterplan presentato dal Consorzio Stabilimenti Balneari. E’ stata richiesta una profonda revisione e una "soluzione di difesa del litorale complessiva" che superi l’attuale frammentazione. 

Con una nota del 30 ottobre, la dirigente Ilaria Fasce, in rappresentanza del Settore Ecosistema Costiero, ha evidenziato come il progetto continui a mancare di una "visione della sistemazione del litorale nel suo complesso". Il cuore della polemica regionale riguarda l'approccio mantenuto dal Consorzio, che non riesce a staccarsi dalla gestione per singole concessioni. La Regione insiste per una valutazione sulla possibilità di eliminare e/o rivisitare le opere a mare presenti, in primis i pennelli sparsi lungo la costa. Questa richiesta, già inoltrata ad agosto, è rimasta finora senza una risposta ritenuta adeguata. 

Le criticità evidenziate nello stato attuale devono essere il supporto e il punto di partenza per poter prevedere una soluzione migliorativa rispetto all’attuale disordinato sistema di difesa”, si legge nel documento regionale. L'obiettivo è chiaro: liberare il litorale dalla sua "parcellizzazione" e procedere verso un sistema di difesa del litorale più coeso ed efficace. Le critiche non si fermano alla visione d'insieme, ma toccano anche le soluzioni tecniche proposte per la difesa passiva. In particolare, la Regione definisce "dannosa" la prevista realizzazione di sacchi di sabbia riempiti con materiale prelevato dalla spiaggia. Tali strutture, infatti, si comporterebbero come elementi riflettenti il moto ondoso, con effetti negativi per l’arenile. Inoltre, il Consorzio è stato chiamato a fornire "approfondimenti con indicazione delle specifiche tecniche" su un sistema di impianti fissi sotto la sabbia, corredandoli con le "valutazioni a seguito di monitoraggi" eseguiti dove queste soluzioni sono state già sperimentate. 

Infine, si contesta l'assenza di una "relazione descrittiva generale" che metta in correlazione tutte le analisi specialistiche presentate, che ad oggi risultano essere "a sé stanti" e non correlate tra loro. Il Consorzio Stabilimenti Balneari è chiamato ora a un lavoro di integrazione e revisione della documentazione, che dovrà necessariamente includere una valutazione complessiva dell'intero litorale di Porto Maurizio. Soltanto dopo la presentazione di una soluzione organica, la Regione potrà riprendere la procedura di valutazione ambientale del progetto. Il litorale di Porto Maurizio resta in attesa di un piano di sistemazione che guardi finalmente all'intero ecosistema costiero.