"Ma sono del mestiere questi?". Così Checco Zalone avrebbe commentato l'ennesimo avviso emanato dagli Organi ufficiali su un presunto transito perturbato sulla provincia di Imperia. Confesso che quando nel sabato di Ognissanti ho letto quanto era stato emesso dall'Arpal, poi correttamente pubblicato dalla nostra Testata, mi sono arreso e ho alzato e mani. Mi spiace dover sempre puntare il dito, ma siccome io scrivo certe cose e poi escono determinate analisi, presumo che il lettore si ponga delle domande.
Venerdì avevo parlato di una mattinata domenicale con qualche insulsa pioviggine, totale ombra pluviometrica (e rinforzo della ventilazione pomeridiana di libeccio indicando anche i metri al secondo e l'intensità) su tutto il territorio Imperiese prima del ripristino di condizioni anticicloniche.
Invece mi è toccato leggere: "Bassa probabilità di temporali forti e transito perturbato piuttosto rapido sull'Imperiese". Temporali? Quali? La pioviggine di cui parlavo non significava ovviamente pioggia, in quanto reputavo che al massimo si potesse raggiungere il contenuto di...mezzo bicchiere di acqua, ma tant'è si va avanti così. Poi si ha anche il coraggio di scrivere che le precipitazioni, addirittura a carattere moderato, hanno interessato l'intero territorio regionale e che nella zona A, quella della nostra provincia la situazione è sotto controllo. Sotto controllo di che? Perché abbiamo il cielo nuvoloso? Probabilmente l'Imperiese fa parte della Corsica o della Francia e quindi non viene considerato. D'altronde ormai è persino troppo chiaro. Se metto il livello di attenzione verde (privo di criticità) con un avviso di precipitazioni che magari localmente possono essere intense ecco che arriva l'allerta, se cancello ogni tipo di avviso, come per ieri, ecco che puntuale arriva l'avviso stesso. Per parafrasare una nota pubblicità: Arpal, sull'Imperiese, è sempre un passo avanti, ma più che un passo forse sarebbe corretto dire che è un inciampo dopo l'altro.
Chiudiamo questo capitolo parlando anche del resto della regione. Sempre venerdì avevo parlato che il Centro Levante, ma anche qui era abbastanza facile comprenderlo, avrebbe ricevuto un contributo piovoso superiore, ma senza criticità. Ci siamo invece sorbiti una allerta gialla incondizionata che da Capo Noli arrivava a La Spezia e coinvolgeva costa, entroterra, montagna. Quantitativi che rientravano tranquillamente in un livello di attenzione verde con avviso, solo localmente si sono registrate precipitazioni più strutturate laddove sulla linea di confine Emiliana l'interazione delle correnti le ha prodotte fisiologicamente (solito effetto stau per orografia specie nell'area sopravvento). In ogni caso ribadisco il concetto: una suddivisione zonale di allertamento che presenta connotati non consoni. Da tempo sostengo che occorre una totale rimappatura evitando continue allerte su interi territori che non stanno né in cielo né in terra. Se a questo aggiungiamo un metodo previsionale che come prima ho descritto, a mio modestissima avviso ma dimostrato sistematicamente dai fatti resta estremamente discutibile, il quadro è completo
SITUAZIONE - Cerchiamo di fare ordine come al solito.
1) Se da 40 giorni scrivo che la situazione meteorologica, al di là dei centri di calcolo, dei radar, dei siti a caccia di like, ecc..! va focalizzata guardando la sinottica, ovvero lasciando perdere tutto quello che ruota intorno alla statistica che i computer contengono, con il pensiero costantemente rivolto alla stagionalità, c'è un perché.
2) Il perché sta in quello che è il più classico degli appiattimenti meteorologici. Certi scenari, non mutano, ma non da adesso da molto tempo. Avete mai fatto caso che sono anni che abbiamo stagioni tutte fotocopie? Autunni che sono code estive, totale assenza di inverni, estati che sono il sosia una dell'altra. Senza scambi decisi dei meridiani nulla cambia.
3) Sempre da quaranta giorni vado ripetendo che il trend è sempre uno solo: fasi stabili, spesso di più giorni, seguite da peggioramenti, che hanno carattere violento, spesso distruttivo a livello locale, con l'Imperiese, per fortuna, protetto da una sorta di bunker che sinora ha scongiurato conseguenze nefaste. Si è perso di vista il ruolo delle correnti, sempre da Sud-Ovest, prive di quella componente umida, che favorisce le precipitazioni, e che da noi manca.
La situazione (modello americano GFS) nel passaggio su mercoledì 5 novembre. Sostanziale dominio anticiclonico
PREVISIONE - Andiamo al sodo. Cerco di limitarmi al breve termine, anche se un'idea sul medio già l'avrei: quindi per diversi giorni nuova fase stabile e soleggiata, anticiclone che in tutta l'area Padana, ma anche sul Piemonte, da domani causerà nebbie da tagliare col coltello. Li si che sarà necessaria un'allerta perché circolare sarà davvero complicato. Possibile netto peggioramento verso il fine settimana su Centro e Meridione per una configurazione ciclonica, con il Settentrione più ai margini (solo ramo occluso), ma di questo parleremo eventualmente giovedì nel caso fosse confermata un'ansa depressionaria contemplata dal modello americano GFS che colpirebbe l'area tirrenica, ma anche (tanto per cambiare) il Centro Levante della regione. Temperature sempre e perennemente sopra media. Valori che per quanto concerne le massime resteranno sempre in linea e sopra i 20°, mentre viaggiamo verso metà novembre...(minime come avevo già anticipato venerdì in calo complice il rasserenamento e l'irraggiamento notturno!).
Ventilazione a livello di brezza almeno sino verso giovedì. Sinceramente, mi ha fatto sorridere leggere di ordinanze che alla luce del calo termico autorizzavano l'accensione anticipata dei riscaldamenti. L'unica tipologia di freddo reale sta nel Catino Padano, alla luce dell'inversione termica, portata dalle nebbie (ristagno d'aria con qualità pessima della stessa), collegata alla costante ingombrante presenza anticiclonica, quella di cui leggete movimenti di traslazione verso Est, che sono in realtà abbassamenti di latitudine. È come se qualcuno che vi osserva si allontanasse un pochino da voi, ma continuasse a controllarvi con un binocolo. Buona settimana a tutti e appuntamento probabilmente a giovedì.