"La Provincia ed i Comuni, negli ultimi anni, stiano operando per ridurre i costi legati allo smaltimento dei rifiuti. Credo con risultati apprezzabili". Così il vicesindaco di Imperia, Giuseppe Fossati, dopo che la Provincia di Imperia, agendo per conto dei 66 Comuni del territorio, ha formalmente aggiudicato l'importante appalto per il trasporto dei rifiuti destinati allo smaltimento fuori provincia. L'incarico, del valore finale di oltre 2,1 milioni di euro, è stato assegnato a un Raggruppamento Temporaneo d'Imprese (RTI) composto da La Nettatutto srl di Renate (MB) e E.P. Trasporti snc di Albenga.
Sottolinea Fossati: "In discarica va solo il rifiuto indifferenziato, con costi: di primo trattamento (presso Collette Ozotto); di trasporto (da Collette Ozotto alle discariche fuori provincia idonee), ossia quello a cui si riferisce l'appalto in questione; di conferimento nelle discariche. Il costo totale, per il complesso dei Comuni della Provincia di Imperia, ovviamente, è molto più dei due milioni di cui oggi si parla, che riguardano solo il trasporto. I Comuni, dunque, pagano in base al rifiuto indifferenziato conferito".
La seconda voce, invece, riguarda il rifiuto differenziato: "In linea di principio e senza scendere troppo nelle singole casistiche, non comporta costi, ovvero comporta costi molto inferiori rispetto all’indifferenziato, per i Comuni e i cittadini, anzitutto perché non va in discarica. Ne deriva che, più differenzio, meno riempio le discariche, meno pago per riempire tali discariche. Un dato, che credo renda l'idea: nel 2018, con il 35 percento di raccolta differenziata ereditata dalla precedente amministrazione guidata dalle forze politiche di sinistra, che oggi paradossalmente spesso dispensano consigli e lezioni, il Comune di Imperia spendeva, per il rifiuto indifferenziato, circa 2,5 milioni di euro e, aggiungo, pagava pesanti sanzioni, essendo ben al di sotto del limite di legge del 65 percento. Oggi, il Comune di Imperia, con la raccolta differenziata stabilmente intorno al 68 percento, paga circa 1,3 milioni, nonostante il dover conferire, dal 2022, fuori provincia abbia fatto impennare i costi".
Infine, in merito al biodigestore che verrà realizzato a Taggia, in zona Colli: "L'indifferenziato verrà trattato in modo da conferire nella discarica di servizio, in provincia, una misura molto minore di rifiuti, con minori costi. I lavori sono finalmente appaltati -conclude Fossati-, dopo lustri di totale immobilismo e si prevede sarà operativo nel 2027".