Attualità - 17 settembre 2025, 17:00

Funghi nell’Imperiese: stagione incerta, ma la passione non si ferma

I consigli di Antonino Di Domenico del Gruppo Micologico del capoluogo

L'entroterra imperiese è terra prediletta per i fungaioli e con l'arrivo dell'autunno iniziano le prime scampagnate nei boschi. "Non si prospetta una buona annata -riflette Antonino Di Domenico, presidente del Gruppo Micologico di Imperia - il clima non è stato favorevole con poca pioggia, vento e periodi di siccità". Per ora le nascite sono sporadiche e le condizioni climatiche, se continuano sulla falsariga attuale, non sono le migliori per raccolte importanti. 

I boschi dell'Alta Valle Arroscia sono comunque località ambite per gli appassionati, ma prima di avventurarsi è ben tenere a mente qualche accorgimento: "Andare in compagnia, ma se si decide di andare soli allora avvisare parenti e amici sul percorso scelto -consiglia Di Domenico-. Avere ben chiaro l'itinerario e non fare affidamento sul cellulare che potrebbe non agganciare a nessuna rete". Prima di partire assicurarsi che il meteo sia favorevole e munirsi dell'abbigliamento più adatto: “Giacca impermeabile, calze e scarponi da montagna che danno sostegno alla caviglia e limitano le cadute”. 

Non ci si improvvisa fungaioli: "Si deve avere con sé l'apposito tesserino -ricorda Di Domenico- .Il limite massimo di funghi che si possono raccogliere è di tre chili ed è bene evitare di tagliarlo, ma raccoglierlo nella sua interezza con una torsione. Comportiamoci sempre nel rispetto della natura, senza lasciare rifiuti ed evitando di i funghi non commestibili". 

Può succedere di scambiare funghi 'mangerecci' con specie velenose: "In caso di sospetta intossicazione occorre rivolgersi subito al pronto soccorso e fornire agli operatori informazioni utili per identificare il fungo consumato - conclude Di Domenico-. Alcuni funghi, come il cicalotto o l'ovolo buono, ad un occhio poco esperto, potrebbero confondersi con esemplari simili, ma velenosi".