Le cinque centrali operative del 118 attive in Liguria saranno accorpate in un’unica struttura regionale. Il consiglio regionale ha approvato questo pomeriggio, con 18 voti favorevoli e 13 contrari, una serie di modifiche al Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025: tra le novità anche quella riguardante il sistema di emergenza-urgenza.
I sindacati chiedono urgentemente un tavolo di confronto: "La riorganizzazione non può essere sinonimo di risparmio -dichiara Nico Zanchi, coordinatore provinciale Fp-Cisl-. Non deve risentirne la qualità del servizio sul territorio e i posti di lavoro vanno tutelati".
La nuova centrale sarà affiancata da un sistema di back-up per garantire continuità e sicurezza operativa, in coordinamento con la rete 112/118. Il collegamento tra i diversi punti della rete sarà assicurato anche attraverso il servizio di elisoccorso, che già oggi prevede due elicotteri (uno h12 e uno h24) con base, per il secondo, all’aeroporto di Albenga.
Per gli interventi non urgenti verrà attivato anche il nuovo numero 116 117: "Queste misure -ha dichiarato durante la discussione, l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò- porteranno a un miglioramento dei tempi di risposta e a una maggiore precisione nella geolocalizzazione”. Secondo Nicolò, il personale verrà riconvertito: “Ad oggi sono impiegati 30 operatori sanitari, nella nuova centrale saranno 12. I medici continueranno a lavorare nell’emergenza-urgenza così come gli infermieri”.
Dai banchi dell’opposizione, il Pd ha parlato di un “Piano senza nessuna chiarezza sul funzionamento e il futuro della sanità ligure. Più che una revisione si tratta di una bozza mal scritta”. Gianni Pastorino (Linea Condivisa - Lista Orlando) e Selena Candia (AVS) hanno sottolineato l’impatto occupazionale che comporterà la riduzione a una sola centrale operativa del 118. Per Stefano Giordano (M5S) si tratta di una “visione che guarda più all’immagine che alla sostanza dell’assistenza”.