Attualità - 18 luglio 2025, 15:45

Sul futuro dell'ex stazione di Oneglia cinque tesi di laurea degli studenti dello IED

Il progetto “Next Stop Imperia” diventerà una mostra aperta alla cittadinanza

Il capannone merci dell'ex stazione ferroviaria di Oneglia diventa un caso studio: gli studenti di Interior Design dell'Istituto Europeo di Design di Milano elaborano cinque tesi di laurea sulla città di Imperia. 

Il progetto, intitolato “Next Stop Imperia” è stato redatto con il patrocinio e il supporto della Città di Imperia e si trasformerà nel prossimo autunno in una mostra aperta alla cittadinanza, in cui verranno mostrate nel dettaglio le ipotesi di ripristino degli ex stabili.

Il progetto ha avuto come oggetto il riuso dell’ex stazione ferroviaria di Oneglia, con l’obiettivo di restituire all’area una nuova centralità attraverso l’integrazione di tecnologie digitali come la realtà virtuale. Gli studenti hanno sfruttato una metodologia innovativa, la DARD: Digital Adaptive Reuse Design, sviluppata dal docente relatore Matteo Rigamonti con la supervisione di Giacomo Bertolazzi, direttore della Scuola di Design IED Milano. I progetti, infatti, sono stati esplorati anche in formato immersivo, offrendo una visione concreta e coinvolgente del potenziale trasformativo dell’area.

 "La mia metodologia si fonda sulla costruzione di una replica digitale dell’edificio in modo che il progetto si sviluppi in tridimensionale dall’interno del modello digitale stesso, che diventa dunque un luogo di prototipazione interattiva ed immersiva attraverso le tecnologie del rendering in tempo reale e della realtà virtuale.  In questo senso il progetto viene sviluppato al contrario rispetto ad un processo più consueto: il rendering non è lo strumento di visualizzazione finale, ma il luogo virtuale dove testare e reiterare il progetto, esplorandolo in ogni sua parte e correggendo progressivamente", spiega Matteo Rigamonti relatore delle tesi.

La collaborazione tra lo IED e il Comune di Imperia è iniziata oltre un anno fa con un sopralluogo degli studenti, accompagnati dai tecnici comunali nelle aree dismesse dell’ex stazione. I cinque progetti di tesi presentati si articolano su tre elementi principali. Il primo è l'edificio dei portantini: sarà riconvertito in un hub per la mobilità dolce, in connessione con la pista ciclabile che attraversa la zona e con la rete pedonale cittadina. Poi, l'edificio logistico: diventerà un centro culturale dinamico, aperto a eventi, incontri e attività per la cittadinanza. Infine, il "Railscape": l’area dove un tempo si trovavano i binari sarà trasformata in uno spazio pubblico multifunzionale, arricchito da percorsi verdi, aree di sosta e spazi per l’interazione sociale.

Cinque progetti, tutti diversi l'uno dall'altro, sono pensati per coinvolgere l’intera popolazione, dagli anziani, ai lavoratori, ai più giovani,  al fine di costruire insieme una comunità più inclusiva, dinamica e proiettata verso il futuro -commenta il sindaco Claudio Scajola-. L’obiettivo è restituire questi spazi alla cittadinanza, trasformandoli in luoghi vitali, sostenibili e al servizio del territorio".

I cinque progetti  sono stati redatti da: “A l'Opra non guasta chi non fa niente” di Caterina Accettulli, Veronica Allegra Galliani, Sara Pisan, Sara Tefiku; “Error 116” di Martina Cioffi e Carlotta De Gaetano; Flown Station di Consuelo Narcisi, Alessandro Marino, Luz Yadira Vanini, Beatrice Viganó; Planet Express di Viviana Angotti e Margerita Bressani; ReVive di Gaia Albertella, Laura Amigoni, Michela Pia Falcone e Matilde Liotta.