L’estate in Riviera fatica a partire. “La stagione turistica sta facendo fatica a decollare -confida Davide Trevia, presidente provinciale di Federalberghi – siamo ben lontani dai picchi di presenze che si sono registrati nel post pandemia”.
Dopo una primavera ‘fortunata’, dove tra Pasqua e 25 Aprile, gli albergatori hanno gioito per la congiuntura di ‘ponti lunghi’, maggio non è stato all’altezza delle aspettative: “Quest’anno Ascensione e Pentecoste, che cadono 40 giorni dopo Pasqua, coincidevano con il ponte del 2 giugno -spiega Trevia- e le vacanze di svizzeri e tedeschi si sono sovrapposte a quelle degli italiani. Così è stato un maggio sottotono, sia per presenze che per fatturati”.
Meglio, invece, giugno, quasi da tutto esaurito: “Grazie alle ottime condizioni meteo il mese di giugno è andato bene, meglio dello scorso anno, quando la pioggia non ci ha concesso tregua”, prosegue Trevia. Per luglio e agosto è ancora presto per fare un bilancio, ma per ora i numeri si attestano ai livelli del 2024, con un netto rallentamento rispetto al post-Covid. “Confidiamo di assestarci sull’occupazione dello scorso anno, sperando nel bel tempo”.
La Riviera rimane comunque una meta ambita da italiani, soprattutto piemontesi, lombardi ed emiliani, e stranieri da Germania, Svizzera e Francia. “Luglio e agosto sono i mesi in cui gli italiani decidono di concedersi la classica settimana al mare. Normalmente i pernottamenti sono di quattro o cinque notti, ma non manca chi riesce a fermarsi solamente per un weekend”.