Sanità - 17 giugno 2025, 15:55

Imperia, il bilancio dell'associazione Famiglie malati Alzheimer Ponente Savonese

La presidente Patrizia Paccagnella: "Cerchiamo di creare una rete di aiuto per i famigliari dei pazienti"

 A un anno dalla fondazione dell'associazione Famiglie malati Alzheimer Ponente Savonese, è tempo di bilanci. 

"Stiamo creando una rete di aiuto per i familiari collaborando con il CDCD di Imperia e l’Asl1 -racconta la presidente dell'associazione Patrizia Paccagnella-. Lo scopo primario è quello di poter dire ai familiari che non sono soli, poter diventare una grande famiglia dove la parola insieme è realtà".

Presso l'ospedale di Imperia è stato attivato un punto di ascolto, attivo ogni lunedì dalle ore 12.15 alle ore 13.15, a cui si aggiunge il punto di ascolto telefonico al 375 8014 414, gestito da volontari ex caregiver. "Abbiamo in programma di aprire un Ricordi & Caffè (ex Caffè Alzheimer) -prosegue Paccagnella-. Stiamo cercando, a titolo gratuito, un ambiente adatto a questo scopo ludico, dove malati e volontari possono stare insieme e fare attività ricreative. Stiamo progettando anche di organizzare un incontro rivolto alla cittadinanza".

 Un progetto nato con la collaborazione dell'Asl 1: "Lo scopo è quello di raggiungere un numero sempre maggiore di cittadini, perché i disturbi cognitivi in Liguria, come in tutta Italia, sono sempre più frequenti -aggiunge Alessia Lanardi, direttrice della Neurologia Territoriale dell'Asl1-. Di fronte alle sfide complesse che queste patologie pongono, la sanità pubblica ha bisogno di tutti gli aiuti possibili".

L'associazione è impegnata nel Centro Disturbi Cognitivi e Demenze a potenziare la possibilità informare pazienti, familiari e cittadini: "I volontari sono l'esempio di come ogni privato cittadino possa donarsi alla collettività e trasformare un'esperienza dolorosa in aiuto e supporto per il prossimo", aggiunge Alessandro Leonardi, coordinatore del CDCD dell'Asl1.

"Un'attività sul territorio per il territorio - afferma Maria Elena Galbusera, direttrice generale di Asl1 D -, un punto di riferimento importante per i familiari di pazienti affetti dalla malattia dell'Alzheimer. Questa è un'ulteriore dimostrazione di quanto sia importante la cooperazione tra le associazioni del terzo settore e gli enti pubblici, per dare un supporto concreto alle famiglie che si trovano a dover affrontare tutte le complessità associate alle patologie neurodegenerative e non farle sentire sole".