Il nuoto italiano ha lasciato il segno alle Olimpiadi di Parigi 2024, conquistando sei medaglie e offrendo prestazioni che resteranno impresse nella memoria collettiva. L’atmosfera carica di tensione della piscina olimpica, con sorpassi all’ultima bracciata e record sfiorati, ha evocato quella suspense totale che si vive durante una sessione di crazy time live, dove ogni scelta e ogni dettaglio contano in modo decisivo.
Protagonista assoluto è stato Thomas Ceccon, che ha vinto l’oro nei 100 metri dorso stabilendo anche il nuovo record olimpico con 51.44. Partito in seconda corsia, Ceccon ha avuto una partenza regolare ma è esploso negli ultimi 25 metri, superando il favorito americano Ryan Murphy in un finale al fotofinish. Per il veneto si tratta del secondo oro olimpico dopo quello nella staffetta a Tokyo, e la conferma di essere uno dei dorsisti più forti della storia recente.
“Sapevo che il mio momento sarebbe arrivato,” ha detto emozionato Ceccon dopo la gara. “Abbiamo lavorato tanto, e oggi ho messo tutto in acqua. Questa medaglia è per l’Italia, per chi crede nel sacrificio e nella pazienza.”
Non da meno è stata la prova di Simona Quadarella, regina delle lunghe distanze, che ha conquistato l’oro nei 1500 metri stile libero e il bronzo negli 800. La romana ha guidato una finale di alto livello sin dalle prime vasche, gestendo il ritmo con intelligenza e accelerando nel momento decisivo. L’abbraccio con l’americana Katie Ledecky, seconda al traguardo, ha rappresentato uno dei momenti simbolo dei Giochi.
“Questo oro ha un sapore speciale,” ha dichiarato Quadarella. “Dopo gli infortuni e i dubbi, oggi ho ritrovato me stessa. Ho nuotato con la testa e con il cuore.”
L’Italia ha brillato anche nelle staffette. La 4x100 stile libero maschile ha conquistato il bronzo con Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo, dimostrando una coesione perfetta tra esperienza e gioventù. Le donne hanno sfiorato il podio nella 4x200, chiudendo quarte con un nuovo record nazionale.
Da segnalare anche le ottime prestazioni dei giovani: Benedetta Pilato ha raggiunto due finali individuali nei 100 rana e nei 50 stile libero, confermandosi tra le atlete più promettenti, mentre Lorenzo Galossi ha sfiorato il podio nei 400 stile libero con un quarto posto combattuto fino all’ultima vasca.
Il direttore tecnico Cesare Butini ha elogiato il gruppo per la compattezza e la professionalità: “Siamo cresciuti come squadra. I nostri atleti non sono più solo outsider: oggi fanno parte dell’élite mondiale e sono guardati con rispetto da tutti.”
Il nuoto a Parigi ha regalato gare spettacolari, decise spesso da pochi centesimi. La preparazione mentale, l’equilibrio emotivo e l’attenzione al dettaglio si sono rivelati decisivi tanto quanto la forma fisica.
L’Italia, con il mix giusto tra veterani e giovani, esce da questi Giochi con la consapevolezza di poter puntare sempre più in alto. I successi raccolti a Parigi rappresentano una base solida da cui ripartire verso nuove sfide, già a partire dai Mondiali del prossimo anno e poi, naturalmente, con lo sguardo rivolto a Los Angeles 2028.
Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.