Attualità - 12 giugno 2025, 12:59

Imperia, scontro tra tassisti storici e Comune: il nuovo Consorzio chiede tavolo di confronto

Nuova disputa con l'Amministrazione comunale denunciato anche presunto abusivo

Imperia, scontro tra tassisti storici e Comune: il nuovo Consorzio chiede tavolo di confronto

Continua lo scontro aperto tra i tassisti storici del capoluogo e l’Amministrazione comunale. La miccia è stata accesa con la costituzione del Consorzio Radiotaxi Imperia 01833737, una  realtà fondata da dieci tassisti operanti in città: Massimo Sciorella, Maurizio Anfosso, Federico Diletto, Marco Miserotti, Giuseppe Baronti, Alberto Sciorella, Italo Piero Parodi, Egidio Dani, Vittorio Sciorella e Andrea Gallizia.

Il consorzio nasce con l'obiettivo, tra gli altri, di “promuovere incontri con clienti, fornitori, Enti ed Associazioni di categoria interessati, per la definizione di norme comuni di fornitura e la discussione e la risoluzione di problemi comuni” – come si legge all’articolo 4 dello statuto costitutivo. Un’intenzione dichiarata che però nasconde, almeno in parte, un malcontento crescente nei confronti della gestione del servizio taxi da parte dell’Amministrazione comunale.

In una nota inviata agli uffici municipali, il Consorzio, infatti,  chiede formalmente un incontro con il Comune, avanzando una serie di richieste precise: la costituzione della commissione prevista dall’articolo 13 del Regolamento comunale “per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea”; l’adeguamento delle tariffe; l’autorizzazione all’installazione di pannelli pubblicitari sui veicoli; la realizzazione di colonnine elettriche per la ricarica degli autoveicoli.

Non solo. Il Consorzio richiede espressamente che all’incontro possano partecipare anche tassisti non aderenti alla nuova realtà consortile, in un’ottica di inclusività.

La richiesta è accompagnata segnalazione nei confronti di un collega tassista  che, secondo quanto affermato dai membri del Consorzio, eserciterebbe contemporaneamente un altro impiego. "Una condotta che, se accertata, violerebbe l’art. 15 comma 3 del regolamento comunale, secondo cui “ai fini dell’esercizio della professione di tassista è altresì richiesto che il soggetto non svolga altre attività lavorative prevalenti o tali da compromettere la regolarità e la sicurezza della professione”.

Da qui, l’invito all’Amministrazione ad avviare immediatamente un’istruttoria nei confronti del collega, ritenuto non in regola.