Attualità - 12 giugno 2025, 18:37

Imperia, la battaglia dei comitati contro 32 pale eoliche: “Presenteremo centinaia di osservazioni e chiederemo accesso agli atti”

La preoccupazione è che i tempi e le modalità della consultazione pubblica non siano stati rispettati e chiedono trasparenza sugli atti e sui pareri espressi dagli enti competenti

Imperia, la battaglia dei comitati contro 32 pale eoliche: “Presenteremo centinaia di osservazioni e chiederemo accesso agli atti”

La preoccupazione è che i tempi e le modalità della consultazione pubblica non siano stati rispettati e chiedono trasparenza sugli atti e sui pareri espressi dagli enti competenti

Monta la protesta dei cittadini contro il progetto per l’installazione di 32 pale eoliche nell’entroterra imperiese. A guidare la contestazione sono diversi comitati locali che annunciano un’azione coordinata: “Presenteremo centinaia di osservazioni e chiederemo l’accesso agli atti per verificare ogni passaggio del procedimento amministrativo”, spiegano. Nel loro mirino c’è in particolare il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). I comitati temono che i tempi e le modalità della consultazione pubblica non siano stati rispettati e chiedono trasparenza sugli atti e sui pareri espressi dagli enti competenti. L’obiettivo è ottenere chiarezza sull’iter autorizzativo e, se necessario, bloccare o modificare il progetto.

Sul tema è intervenuto anche il Partito Democratico di Imperia, che critica duramente l’amministrazione comunale per la mancanza di trasparenza e di comunicazione. “Il Comune è rimasto in silenzio, senza informare adeguatamente la cittadinanza su un intervento che avrà un impatto rilevante sul paesaggio e sull’ambiente”. Il partito chiede una presa di posizione ufficiale da parte del sindaco e della giunta, oltre alla convocazione di un consiglio comunale aperto per discutere pubblicamente il progetto.

Il progetto delle pale eoliche – destinato a produrre energia rinnovabile – divide l’opinione pubblica: da un lato l’esigenza di puntare sulle fonti green, dall’altro il timore per un impatto paesaggistico significativo in un territorio noto per il suo valore naturalistico.

I comitati promettono battaglia legale e mobilitazioni nei prossimi mesi. Intanto, la richiesta di accesso agli atti e la presentazione di osservazioni formali rappresentano i primi strumenti di contrasto democratico messi in campo dalla cittadinanza.