A seguito della nostra segnalazione, è stato spento il semaforo al Prino. Un lettore aveva, infatti, segnalato un episodio avvenuto nella mattinata del 12 maggio, intorno alle 10:40, sulla pista ciclabile di Imperia, nei pressi del passaggio a livello di Borgo Prino, che aveva sollevato dubbi sull’applicazione del buon senso in situazioni particolari.
Durante il passaggio di numerosi ciclisti, un agente della polizia locale in bicicletta aveva intimato l’alt a una ciclista che, come gli altri presenti, stava proseguendo senza fermarsi al semaforo rosso. Fin qui nulla da dire, se non fosse che il semaforo in questione, allora funzionante, appariva del tutto privo di logica nel contesto: il traffico veicolare risultava come ancora oggi completamente bloccato. La parte superiore della strada era chiusa da una transenna, mentre da quella inferiore non potevano sopraggiungere veicoli a causa di un divieto di accesso.
L’agente, zelante nell’applicazione della norma, aveva ricordato alla ciclista che l’infrazione comportava la decurtazione di 6 punti dalla patente. Peccato che, nonostante le stesse condizioni, solo a questa persona fosse stata contestata l’infrazione, mentre tutti gli altri utenti avevano continuato il proprio percorso senza conseguenze.
In situazioni come quella descritta, sarebbe forse stato più opportuno valutare il contesto e, se proprio si fosse voluto intervenire, farlo con coerenza verso tutti. O, meglio ancora, segnalare l’incongruenza del semaforo. Perché se è vero che la legge doveva essere rispettata, è altrettanto vero che il buon senso avrebbe dovuto accompagnarne l’applicazione – anche da parte di chi la legge era chiamato a far rispettare.