Dietro alla 'rigenerazione urbana' si celerebbe uno stravolgimento radicale del progetto originario, con il rischio concreto di danni erariali e l’ombra inquietante di una possibile segnalazione alla Comunità Europea, secondo il consigliere dem Ivan Bracco. È bufera sul progetto di riqualificazione dell’Ex SAIRO.
La Giunta comunale, guidata dal sindaco Claudio Scajola, ha approvato, infatti, il progetto di fattibilità per la creazione di parcheggi e la sistemazione esterna dell’area, nell’ambito del programma PINQUA. Ma non tutti applaudono. Il consigliere comunale Ivan Bracco (PD) lancia un durissimo attacco: “Il progetto ha subito modifiche sostanziali che snaturano lo scopo originario. Doveva essere un intervento sociale, ora è diventato un parcheggio”
Non si tratta solo di polemica politica: Bracco ha messo nero su bianco i suoi dubbi, inviando una formale segnalazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, affinché si valuti la regolarità del procedimento amministrativo e si indaghi su eventuali violazioni nell’utilizzo dei fondi PNRR. Un’accusa pesantissima che, se confermata, potrebbe compromettere l’intero finanziamento.
Nel progetto iniziale da quasi 15 milioni di euro, era prevista, infatti, una sinergia pubblico-privato per costruire due palazzine ex novo, ristrutturare l’edificio storico e creare spazi sociali, sportivi e abitativi. "Oggi, invece, si parla di 1,3 milioni per parcheggi e aree esterne. Una variante che cambia tutto”, insiste Bracco, che si dice preoccupato "non solo per la perdita del valore sociale dell'intervento, ma anche per la possibile irregolarità nella gestione dei fondi europei".
Il gruppo di maggioranza 'Insieme con Scajola' replica con toni infuocati: “Scrivere al Ministero per tentare di bloccare il finanziamento significa, se si riuscisse a ottenere quel risultato, lasciare per altri decenni uno scheletro fatiscente nel centro cittadino. Vuol dire dire no a una palestra per le persone fragili, ad appartamenti per giovani coppie, a spazi per i ragazzi. È questo il PD?”
Dietro le schermaglie politiche si nasconde un nodo tecnico e amministrativo tutt’altro che secondario. La trasformazione dell’Ex SAIRO è finanziata nell’ambito di un maxi-intervento da 18 milioni di euro, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La mancata conformità al progetto iniziale potrebbe far scattare revoche, rimodulazioni o addirittura sanzioni.
"È chiaro che non vi è alcuna volontà di contribuire allo sviluppo della città, ma solo di alimentare un ostruzionismo sistematico e sterile, perseguito da anni attraverso segnalazioni, esposti, interrogazioni pretestuose e denunce che, finora, si sono rivelate infondate.
Un comportamento che ha avuto come unico effetto quello di rallentare l’azione amministrativa e generare disinformazione tra i cittadini", sottolinea il Gruppo Avanti con Claudio Scajola.
A dirigere il procedimento sarà l’ingegnere Marco Marvaldi, dirigente del settore Lavori Pubblici, nominato RUP. Ma il tempo stringe: i fondi PNRR sono vincolati a scadenze precise e tolleranza zero per i ritardi.
Anche Prima Imperia (maggioranza Scajola) in serata ha voluto dire la sua: "Prende atto con rammarico dell’ennesimo intervento del consigliere Bracco, che ancora una volta sceglie la via dello scontro, della denuncia pubblica e del sospetto sistematico, senza offrire un solo contributo costruttivo per la città".