Politica - 15 maggio 2025, 13:45

Tariffe idriche retroattive, Sardi (AVS): "Grave l’inerzia del Comune, tradita la volontà popolare sull'acqua pubblica"

"Il sindaco Scajola si è sottratto al confronto, confermando un atteggiamento lontano dai problemi reali delle persone", sottolinea il capogruppo

Tariffe idriche retroattive, Sardi (AVS): "Grave l’inerzia del Comune, tradita la volontà popolare sull'acqua pubblica"

"Di fronte a bollette esorbitanti, opacità nella gestione e dubbi di legittimità ancora non chiariti, la bocciatura della nostra mozione da parte della maggioranza rappresenta una scelta grave e miope". A dichiararlo è Lucio Sardi, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in consiglio comunale a Imperia, a margine del dibattito in aula sulla proposta – respinta – che chiedeva al Comune di attivarsi nei confronti di Rivieracqua per tutelare cittadini e imprese colpiti dagli effetti dell’aumento retroattivo delle tariffe idriche.

"La nostra mozione – spiega Sardi chiedeva semplicemente buon senso: verificare la correttezza delle bollette inviate, garantire trasparenza informativa, attuare in automatico le rateizzazioni promesse in caso di conguagli elevati e sospendere le procedure di recupero forzoso in attesa di chiarimenti formali. Nulla di rivoluzionario, solo misure di tutela per utenti colpiti da un’applicazione retroattiva di tariffe ancora prive di approvazione da parte dell’ARERA".   

Secondo il capogruppo di AVS, è proprio il ritardo nell’approvazione da parte dell’autorità di regolazione nazionale a generare forti dubbi sulla legittimità dell’aumento deliberato dal Commissario dell’ATO idrico, Claudio Scajola. "Non è una nostra opinione di parte – sottolinea – ma una posizione condivisa anche dal Difensore Civico Regionale, l’ex procuratore capo della Repubblica di Genova Francesco Cozzi, che ha chiesto ad ARERA di bloccare le procedure di mora e sospendere qualsiasi intervento contro gli utenti fino al completamento delle verifiche amministrative".

Sardi accusa la maggioranza di aver evitato ogni confronto nel merito e di aver difeso l’indifendibile, sostenendo che il Comune – pur essendo socio al 30% di Rivieracqua – non avrebbe alcun potere di incidere sulle decisioni della società. "Una posizione comoda, ma irresponsabile – attacca – che ignora la funzione politica e istituzionale del Consiglio e scarica ogni responsabilità su altri, mentre cittadini e imprese protestano con ragione".

Nel mirino anche il Commissario Scajola, che – ricorda Sardi – aveva annunciato mesi fa l’introduzione di meccanismi automatici di rateizzazione ma che, in Consiglio, ha preferito non intervenire. "Ha evitato il dibattito, si è sottratto al confronto, confermando un atteggiamento autoreferenziale e lontano dai problemi reali delle persone".

"È inaccettabile – conclude Sardi che si continui a gestire un servizio pubblico essenziale come quello idrico in modo opaco, lasciando spazio a un socio privato forte e a una narrazione distorta che giustifica tutto in nome di un fallimento evitato. La verità è che si è tradita la volontà popolare espressa con il referendum sull’acqua pubblica. E oggi, tra silenzi, disinteresse e forzature, si è persa l’ennesima occasione per fare chiarezza e ristabilire un minimo di giustizia".