Per la prima volta nella sua storia, la Sampdoria retrocede in Serie C. Un vero e proprio dramma sportivo senza precedenti che ha scosso l’intero ambiente blucerchiato e lasciato sgomenti migliaia di tifosi. Anche a Imperia, dove la squadra gode di un ampio seguito, il clima è di sconcerto e amarezza. Nel capoluogo figurano, infatti, tra i sostenitori illustri il procuratore capo Alberto Lari, il vicepresidente della Regione Alessandro Piana e il sindaco di Cesio, nonché già presidente della Provincia, Fabio Natta.
"Il campo non mente – dichiara Alessandro Piana –. Abbiamo subito una serie di torti arbitrali nei momenti decisivi, quando era fondamentale fare punti. Poi, i giocatori si sono dimostrati arrendevoli, incapaci di tirare fuori gli attributi nel momento topico. Ritengo molto grave che la società non abbia ancora diffuso un comunicato ufficiale di scuse a una tifoseria tra le più belle e appassionate del mondo. Ma, si sa, la classe dei Mantovani e dei Garrone non si eredita. Gli sfottò dei genoani? Fanno parte del gioco: in altri momenti è successo il contrario. Il ‘menaaggio’ genovese sul calcio resta una delle poche cose autentiche rimaste in questo sport. Quanto al futuro, è difficile definirlo. Continueremo comunque a seguire i nostri colori e a stringerci intorno ad essi, sperando che chi ha indossato questa maglia in modo indegno non ne faccia più parte. Peccato per l’arrivo tardivo dei sampdoriani doc".
Amarezza e preoccupazione anche nelle parole di Fabio Natta: "Alla delusione per una retrocessione storica si aggiunge l’inquietudine per il futuro di una società da troppo tempo ostaggio di personaggi dai fini indefiniti. Genova e la Liguria rischiano di perdere l’unica squadra capace, dal secondo dopoguerra, di vincere e conquistare l’affetto di appassionati in tutta Italia. Le vere vittime sono i tifosi, la cui unica colpa è stata fidarsi – almeno negli ultimi anni – di padroni che hanno anteposto i propri interessi al bene della Sampdoria. Mi auguro che tutti i nodi vengano finalmente al pettine e si possa ripartire con una netta cesura rispetto al passato. Non importa la categoria: noi ci saremo, come sempre".
A Imperia, il Club blucerchiato è attivo dal 1967 ed è oggi presieduto da Mauro Lanteri. Lo storico presidente, il commercialista Luca Calcagno, esprime senza mezzi termini il proprio sconforto: "È sicuramente un disastro sportivo. La gestione di una società va ben oltre i risultati sul campo. La Sampdoria ha un patrimonio immenso, il suo pubblico. Quest’anno abbiamo visto uno stadio sempre pieno per assistere a uno spettacolo tecnico spesso imbarazzante. Sono stati spesi molti soldi e malissimo. Quattro allenatori si sono succeduti, con un monte ingaggi elevatissimo per la Serie B, ma il risultato è stato inferiore a quello di squadre come Carrarese, Mantova e Reggiana. Il calcio non è una scienza esatta. Ritengo che questo sia l’epilogo è figlio della sciagurata cessione a Ferrero di dieci anni fa. E oggi? Nessuno può dire cosa accadrà".